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TESORO O CARTA STRACCIA? – A PESCARA UN UOMO HA TROVATO 205 MILIONI DI VECCHIE LIRE, IN BANCONOTE DA 50 E 100 MILA, NASCOSTI NELLA CASA DEI GENITORI MORTI – HA CONTATTATO LA BANCA D’ITALIA PER OTTENERE LA CONVERSIONE DEL MALLOPPO IN EURO, MA SI È SENTITO RISPONDERE CHE NON È POSSIBILE, ESSENDO TRASCORSI PIÙ DI 10 ANNI DALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA MONETA UNICA – L’UOMO SI È AFFIDATIO A UNO STUDIO LEGALE PER OTTENERE FORZATAMENTE IL CAMBIO…

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Estratto dell’articolo di www.tgcom24.mediaset.it

 

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Trovare un patrimonio e non poterci fare praticamente nulla. Almeno per ora. Il protagonista di questa vicenda è un 48enne di Pescara, che da diversi mesi stava risistemando la vecchia casa dei genitori morti per Covid. E in una credenza della cucina ha trovato 205 milioni di lire: un malloppo composto da banconote da 50 e 100mila lire del vecchio conio che equivarrebbero a oltre 100mila euro.

 

Ma dopo aver contattato la Banca d'Italia per la conversione, l'uomo si è sentito rispondere che non è più possibile effettuare il cambio essendo trascorsi più di 10 anni dall'entrata in vigore dell'euro (avvenuta nel 2002).

 

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La causa per ottenere la conversione Come riporta il quotidiano Il Centro, il 48enne allora ha deciso di affidarsi a uno studio legale di Roma […].

 

L'obiettivo è ottenere forzatamente il cambio attraverso una richiesta di conversione avanzata al tribunale ordinario di Roma. Il suo legale ha spiegato: "Confidiamo nella sensibilizzazione della politica in base all'articolo 2935 del codice civile che dice come la prescrizione (in questo caso di dieci anni) scatti in realtà da quando il soggetto può rivalersi dall'acquisizione del diritto e cioè, in questo caso, da quando ha ritrovato il denaro, ovvero nel 2024". […]

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