DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
Alessandra Baldini per l'ANSA
I bambini nudi di Sally Mann tornano nel mirino dei conservatori in Texas: scatti della fotografa americana, celebre per opere che esplorano temi come la famiglia, l'infanzia, la sessualità e la memoria, sono stati confiscati dalla polizia da una mostra del museo di arte moderna di Forth Worth dove erano esposti nella mostra Diaries from Home accanto a opere di artiste come LaToya Ruby Frazier, Nan Goldin, Deana Lawson, Catherine Opie e Carrie Mae Weems.
La serie più famosa della Mann è Immediate Family del 1992: documenta momenti intimi della vita quotidiana dei suoi giovani figli, a volte nudi o in pose vulnerabili, nella loro casa in Virginia. Secondo il Dallas Express, ripreso da ArtNews, la polizia ha sequestrato le opere della fotografa sulla base di un mandato per pornografia infantile emesso dal giudice della contea di Tarrant Tim O'Hare.
La prima conseguenza è che le foto della Mann, acquisite come "potenziali prove", non saranno esposte al pubblico "fintanto che l'inchiesta e' in corso". Il quotidiano online, che ha legami con la destra repubblicana e il movimento del Tea Party, aveva lanciato nei giorni scorsa una crociata e adesso ha cantato vittoria: "I bambini devono essere protetti. La decenza deve prevalere", aveva tuonato con il giornale il giudice O'Hare.
Le foto sono sparite anche dal sito web del museo dove la mostra resta aperta: Diaries from Home presenta le opere di una decina di artiste donne o non-binary per esplorare "approcci multistrato ai temi di famiglia, comunità e casa". Il museo aveva messo in guardia su "temi per adulti che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni visitatori".
La controversia sulle fotografie di Sally Mann è "profondamente inquietante e non è un caso isolato, ha replicato Julie Trébault, direttrice della organizzazione Artists at Risk Coalition che lavora per proteggere la libertà artistica: "Riflette una tendenza più ampia e crescente alla censura che prende di mira artisti e istituzioni il cui lavoro sfida le norme sociali o esplora temi sensibili su temi come identità, genere, sessualità, razza e famiglia".
Le foto della Mann, distribuite dalla galleria Gagosian, includevano scatti degli anni Ottanta e Novanta come Popsicle Drips, The Perfect Tomato, The Wet Bed, Another Cracker e Cereus. Non e' chiaro quale esito possa avere la controversia: in precedenti vicende i conservatori hanno avuto la peggio. I casi più eclatanti riguardano la mostra Sensation del Brooklyn Museum attaccata nel 2000 dall'allora sindaco Rudolph Giuliani per una controversa immagine della Vergine Maria di Chris Ofili che includeva un collage di foto porno e sterco di elefante (Giuliani si vide dar torto dalla magistratura).
Prima di allora una rassegna di Robert Mapplethorpe fu censurata nel 1990 dalla Corcoran Gallery di Washington dopo una crociata di influenti senatori repubblicani, ma il museo, che ha chiuso nel 2014 per difficoltà finanziarie, fu poi costretto a fare ammenda.
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