DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
Piero Rossano per www.corriere.it
«Sai, ti stavo pensando. Spero di vero cuore che al più presto uscirò, così ti faccio saltare in aria. Ora lo dico a tutti, che se qualcuno esce prima di me ti deve sparare 10 colpi tutti in bocca, a te e a tutta la tua razza di merda». Una lettera con minacce di morte è stata indirizzata alla giornalista Maria Bertone, direttrice dei quotidiani Cronache di Napoli e Cronache di Caserta. A spedirla sarebbe stato l’ergastolano Giovanni Cellulare, 50enne di Aversa ritenuto affiliato al clan dei casalesi e detenuto nel carcere di Palermo. È stata la stessa Bertone a dare notizia dell’accaduto sui due giornali. La vicenda è stata denunciata alle forze dell’ordine.
Colleghi e istituzioni
A Maria Bertone per tutta la giornata di oggi sono giunti centinaia messaggi di solidarietà e vicinanza. A partire dall’Ordine dei giornalisti della Campania. Il presidente Ottavio Lucarelli si è recato a Marcianise, dove hanno la redazione i due giornali: «Nessuna minaccia può limitare la libertà di stampa e Cronache continuerà a raccontare i fatti senza alcuna paura — ha affermato —. Alla magistratura e alle forze dell’ordine, sempre attente ai giornalisti minacciati, l’invito a tenere alta la guardia soprattutto nei territori più a rischio per l’informazione».
Significativo anche l’intervento del presidente della Camera, Roberto Fico: «La mia solidarietà a Maria Bertone per le pesanti intimidazioni subite. Minacce inaccettabili che condanno con forza». Quindi quello del governatore della Campania, Vincenzo De Luca: «Siamo convinti che il direttore Bertone e l’intera redazione del quotidiano andranno avanti nell’esercitare il fondamentale di diritto di cronaca con l’autonomia e la libertà di sempre». Dello stesso tenore le affermazioni del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Un inaccettabile atto intimidatorio da condannare fermamente. Sono certo che Bertone proseguirà il prezioso lavoro giornalistico con la determinazione di sempre».
Il sindacato e la politica
Anche il Sindacato unitario dei giornalisti campani (Sugc), in una nota, ha espresso preoccupazione ricordando che la provincia di Caserta «si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti in Italia» e ritenendo «necessario che lo Stato dia una segnale forte in questo territorio, così come nell’area Nord di Napoli». «Un abbraccio solidale a Maria Bertone e a tutta la redazione di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta — ha detto invece la deputata del Movimento 5 Stelle Teresa Manzo —. Le minacce della camorra a un presidio di legalità e di democrazia come un giornale sono inaccettabili. I giornalisti che si battono contro i clan, che tengono i riflettori accesi su processi e dinamiche malavitose tutti i giorni in citta’ difficili quali le nostre, sappiano che non sono da soli a combattere la battaglia per il nostro futuro».
«Piena solidarietà alla giornalista Maria Bertone per le inaccettabili minacce di morte ricevute. Gesti intimidatori e vigliacchi che vanno condannati con decisione ed estrema fermezza. Ci batteremo sempre per la libertà di stampa», sono state invece le parole di Edmondo Cirielli, questore della Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. E Camilla Sgambato, componente della direzione nazionale del Pd e presidente provinciale del partito a Caserta, ha aggiunto: «Solidarietà e vicinanza a Maria Bertone, sicura che nessuna minaccia potrà mai spegnere la voce libera sua - aggiunge - e dei giornali che dirige, né fermare la voglia di riscatto e di liberazione di Terra di Lavoro e del napoletano dalla cappa del crimine organizzato».
Vincenzo Santangelo, consigliere regionale casertano di Italia Viva, ha scritto: «La mia solidarietà umana e la mia vicinanza istituzionale dopo la lettera di minacce ricevuta. La direttrice e i suoi giornalisti sappiano che tutte le istituzioni sono al loro fianco per consentire loro di continuare a raccontare il nostro territorio con il coraggio di sempre».
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