DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Estratto dell’articolo di Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
Settanta chili. Quando i chirurghi hanno estratto dall'addome di una giovane paziente una massa tumorale così grande non potevano immaginare che pesasse così tanto. Più della donna stessa.
Ha dell'eccezionale, l'intervento effettuato all'ospedale Le Molinette di Torino dove è stata asportata, appunto, una neoformazione ovarica di oltre 70 chili. La paziente, ignara della natura dei suoi disturbi, si era recata al pronto soccorso per insufficienza respiratoria, così grave da dover essere immediatamente assistita dai rianimatori.
Quella massa enorme che le era cresciuta nell'addome, fino ad occuparlo tutto, adesso spingeva sul diaframma e le comprimeva i polmoni, che non potevano più espandersi.
La donna ha rischiato di morire soffocata. Per questo i rianimatori delle Molinette l'hanno subito intubata per stabilizzare le condizioni. Poi alla TAC l'incredibile sorpresa: la presenza di una massa enorme, una cisti ovarica gigante, grande come una persona. Le è stata subito drenata dal dottor Ezio Falletto della Chirurgia d'Urgenza 1 universitaria: 52 litri di liquido. È stato così ridotto notevolmente il volume della massa, consentendo nei giorni successivi, al dottor Francesco Moro della Chirurgia 2 universitaria delle Molinette di asportare la neoformazione. […]
Questo caso stupisce per le dimensioni e per il fatto che la paziente non si sia allarmata per l'imponente aumento di peso. È importante, anche in fase più precoce, dare peso ai sintomi d'allarme di una massa addominale, che possono andare dal gonfiore, ai dolori addominali, alla stitichezza, alla perdita di appetito per un senso di pienezza gastrica perché la massa comprime lo stomaco.
I cistoadenomi ovarici possono però raggiungere dimensioni importanti prima di dare sintomi. Nel caso di Torino, esemplare è stata la condotta dei medici. Un intervento di questa complessità richiede un grande lavoro d'équipe e la messa in campo di tante competenze».
La neoformazione scoperta alle Molinette è originata dalle cellule epiteliali dell'ovaio che, oltre a moltiplicarsi in modo incontrollato, secernono anche una sostanza gelatinosa. Anche se le cellule non hanno le caratteristiche della malignità, un tumore di queste dimensioni può risultare comunque mortale per l'effetto massa che determina sugli organi vitali, come i polmoni, determinandone una grave disfunzione. La compressione sulle vene può inoltre condurre alla formazione di trombi ed embolie polmonari, con esito spesso fatale. […]
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL…
DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI…
VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…