jonathan pollard

TRADITORE O EROE? JONATHAN POLLARD È ATTERRATO IN ISRAELE QUESTA NOTTE ED È STATO ACCOLTO CON TUTTI GLI ONORI DA NETANYAHU, CHE FORSE LO INSERIRÀ NELLE LISTE DEL SUO PARTITO ALLE PROSSIME ELEZIONI – PASSÒ INFORMAZIONI RISERVATE AL MOSSAD MENTRE LAVORAVA PER L’INTELLIGENCE DELLA MARINA AMERICANA ED ERA STATO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO NEGLI USA. POI LA LIBERAZIONE GRAZIE (ANCHE) AL MILIARDARIO SHELDON ADELSON, AMICO SIA DI BIBI CHE DI TRUMP

 

 

Sharon Nizza per www.repubblica.it

 

 

jonathan pollard accolto da benjamin netanyahu

Dopo aver scontato una pena di 35 anni per spionaggio in favore di Israele, Jonathan Pollard è atterrato questa notte all’aeroporto Ben Gurion insieme alla moglie Esther. È stato accolto dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che gli ha consegnato la carta d’identità dello Stato ebraico, di cui era diventato cittadino già nel 1995, mentre era in prigione.

 

jonathan pollard accolto da benjamin netanyahu

Pollard era tornato a essere un libero cittadino il mese scorso, una volta scaduti i termini della libertà condizionale cui era sottoposto dopo essere stato rilasciato dal carcere nel 2015, e che la commissione giuridica competente aveva deciso di non rinnovare. Già il giorno in cui si era liberato del braccialetto elettronico aveva espresso la volontà di trasferirsi in Israele, appena le condizioni di salute della moglie – che affronta cure chemioterapiche – lo avrebbero consentito.

jonathan pollard 6

 

Pollard, 66 anni, cittadino americano di religione ebraica, era stato arrestato dall’Fbi nel 1985, mentre cercava rifugio nell’Ambasciata israeliana a Washington. Aveva 31 anni e serviva come analista nell’unità di intelligence della Marina Usa. La sua attività di spionaggio, durata un paio di anni, era nata per sua iniziativa, dopo aver agganciato un rappresentante del Mossad negli Stati Uniti.

 

Negli anni, Pollard ha trasferito a Israele numerosi documenti classificati, che ebbero un ruolo rilevante nell’ambito di operazioni israeliane contro lo sviluppo di armi chimiche in Iraq e nell’attacco al quartier generale dell’Olp in Tunisia nel 1985.

 

benjamin netanyahu jonathan pollard

Nella sua linea difensiva Pollard sostenne di aver passato informazioni cruciali che l’intelligence Usa non aveva condiviso con Israele, in violazione degli accordi di cooperazione tra i due Paesi. “Preferisco marcire in carcere piuttosto che essere in lutto per 7 milioni di israeliani”, si racconta dicesse in carcere dopo la condanna.

 

Nonostante la confessione e il conseguente patteggiamento, Pollard fu condannato all’ergastolo, la pena più grave che una corte americana abbia mai emesso per l’accusa di “spionaggio per un Paese amico”. La vicenda creò una seria frattura nei rapporti tra i due Paesi alleati, tanto che Israele ha avuto per anni un atteggiamento ambiguo nei confronti di Pollard, non riconoscendolo a lungo come proprio agente.

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Nel 1995, con Yitzhak Rabin all’epoca primo ministro, la questione dell’amnistia spuntò nei colloqui con la Casa Bianca e l’Autorità Nazionale Palestinese. Nel 1998 Netanyahu cercò di inserire il rilascio di Pollard nell’ambito delle trattative per la firma del memorandum di Wye River con Yasser Arafat, ma Bill Clinton fece un passo indietro per la ferma opposizione del capo della Cia di allora, che minacciò le dimissioni.

 

Pollard è atterrato in Israele questa notte con il jet privato del miliardario americano Sheldon Adelson - molto vicino sia a Netanyahu, sia al presidente Trump - che avrebbe esercitato la sua influenza per spingere verso il rilascio dell’ex analista. Ha baciato, commosso, la terra su cui ha messo piede e ha espresso la volontà di “diventare subito un cittadino produttivo di questo Stato”.

 

jonathan pollard

Si vocifera che potrebbe considerare di intraprendere la carriera politica. D’altronde è arrivato proprio nella fase di formazione delle liste elettorali con cui si è aperta, solo una settimana fa, la nuova campagna elettorale che porterà Israele alle urne, per la quarta volta in meno di due anni, il prossimo 23 marzo. Qualcuno dice che Netanyahu potrebbe considerare di riservargli il quinto posto nella lista del Likud, che è bloccato per una nomina del capo del partito. Secondo il suo avvocato, Pollard - che al momento si trova in quarantena per 14 giorni come chiunque entri in Israele - vorrebbe invece dedicarsi all’hi tech, “per sviluppare alcune invenzioni che ha elaborato nei lunghi anni della detenzione”

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