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Salvo Fallica per "www.corriere.it"
Strage di ventenni sulle strade siciliane. Tre morti nel weekend in incidenti stradali, cinque nel giro di una settimana. È un triste e drammatico bollettino di guerra, con morti e feriti. E dietro ogni dato statistico vi è una persona, il dramma di una giovane vita spezzata. Senza dire di quanto successo a Ragusa: in uno di questi incidenti, infatti, a soccorrere il figlio agonizzante è stato proprio il padre, paramedico del 118.
Stefano, 21 anni
Partiamo proprio da questo caso. Domenica Stefano Pagano, 21 anni di Ragusa, era a bordo di una Fiat Uno con un amico. Improvvisamente la sbandata: l'auto ha centrato un palo, poi si è schiantata contro un'inferriata. Si è capito subito che la situazione era drammatica. In pochi minuti sul posto sono accorse due ambulanze. Ma su di una di queste c'era proprio il padre di Stefano, Antonio, paramedico del 118. Pagano nel suo impegno di soccorritore ne aveva visti tanti di incidenti terribili ma la scena che gli si è presentata ieri è stata inimmaginabile. Appena giunto sul posto, in piano centro a Ragusa, si è accorto che il ragazzo in fin di vita, che lottava contro la morte, era proprio il figlio.
I testimoni raccontano che l'uomo non ha trattenuto un urlo di dolore. Il dolore immenso di un padre che vede impegnati i vigili del fuoco in una lotta contro il tempo per estrarre il figlio dalle macerie. La vicenda umana di Antonio Pagano era già stata segnata dal dramma della perdita della moglie qualche anno fa. Poi si era ripreso lentamente, la vita gli aveva dato alcuni segnali positivi. Aveva costruito un rapporto con un'altra donna. Ed assieme ai figli aveva ricostruito la sua esistenza.
Aveva anche vinto un ingente somma, la fortuna gli aveva sorriso. La lotteria della vita gli dava segnali insperati. Ma quando le cose andavano per il verso giusto il destino gli ha riservato il dolore immenso della morte del giovane figlio Stefano. Piangono Stefano anche due fratelli, Giuseppe e Giovanni, e due sorelle: Federica e Alessia. Sui social è un continuum di messaggi di cordoglio, di ricordi pieni di affetto, di sensibile umanità verso Stefano.
Davide, 25
Il fine settimana di strade insanguinate in Sicilia, comunque, è iniziato sabato con la morte di un giovane carabiniere di 25 anni, Davide Ciulla, in servizio alla tenenza di Ribera: l‘incidente lungo la strada statale 115, in territorio di Cattolica Eraclea (nell’Agrigentino). Secondo la ricostruzione della dinamica si sarebbe verificato uno scontro tra la moto guidata dal giovane militare e una Fiat Punto sulla quale viaggiavano zio e nipote di Siculiana. Entrambi i mezzi viaggiavano nello stesso senso di marcia, e si dirigevano verso Ribera.
Christian, 25 anni
Sempre nella serata di sabato un’altra giovane vita è stata spezzata: l’impatto, questa volta, sull’autostrada A19 Catania-Palermo all’altezza del viadotto Ferrarelle fra il territorio Ennese e quello Nisseno. La vittima è Christian Papa, 25 anni, originario di Francavilla di Sicilia. Il giovane a ridosso di una curva avrebbe perso il controllo della sua auto, una Renault Clio, sfondando il guardrail e precipitando dal viadotto. Papa è stato sbalzato dall’urto fuori dal veicolo. Sull’accaduto indaga la Polizia Stradale di Enna. Il bollettino delle morti non si ferma.
Chiara e Alessia, 21 anni
alessia bommarito e chiara ziami
Con questi tre incidenti mortali delle ultime 24 ore il numero delle vittime dal 3 maggio è salito dunque a cinque. Quel giorno Chiara Zaimi, 21 anni, era morta sul colpo in un drammatico incidente avvenuto in viale della Regione Siciliana, nel sottopasso del piazzale Einstein; e l’indomani era spirata anche l’altra ventenne con lei in auto, Alessia Bommarito. Viaggiavano entrambe su una Panda che dopo esser uscita di strada si è scontrata con un van. Nell’incidente erano rimaste coinvolte anche una moto ed un’altra auto. Quindici i feriti.
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