FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Andrea Marinelli per www.corriere.it
I guai legali e finanziari di Donald Trump non conoscono confini e hanno raggiunto persino la Scozia, dove era nata la madre Mary e dove, negli anni, ha accumulato lussuose proprietà. Solo che, mentre la sua società di famiglia spendeva circa 300 milioni di dollari per acquistare e ristrutturare due campi da golf nelle campagne scozzesi, l’ex presidente dichiarava perdite enormi che gli permettevano di non pagare le tasse federali sul reddito negli Stati Uniti.
Su questa contraddizione si sta giocando ora una complessa contesa legale che vede coinvolti il governo conservatore di Edimburgo, la no profit di attivismo digitale Avaaz, il più alto tribunale civile di Scozia e, ovviamente, l’ex presidente americano, che potrebbe ora essere chiamato a spiegare in tribunale l’origine dei soldi con cui, nel 2006 e nel 2014, ha comprato i campi di Aberdeen e Turnberry.
All’epoca, aveva spiegato il figlio Eric e confermato il padre Donald, gran parte dei finanziamenti della società arrivavano dalla Russia, ma queste transazioni erano state portate a termine con i fondi privati della Trump Organization. Solo che nel 2014, quando spendeva 60 milioni di dollari per la proprietà di Turnberry, Trump dichiarava debiti tali da permettergli di schivare l’Irs, il fisco americano.
Questa coincidenza non aveva fatto sorgere dubbi al governo scozzese, che aveva deciso di non richiedere un «unexplained wealth order», un’ingiunzione legale per chiarire l’origine di somme di denaro sospette, utilizzata in genere per combattere riciclaggio e traffico di droga: non spetta alla politica, sosteneva il National Party che detiene la maggioranza, richiedere l’applicazione dell’istituto legale, nato nel 2018 e noto anche come «McMafia order».
Per questo, a febbraio, il parlamento aveva anche respinto una mozione promossa dai Verdi all’opposizione, che chiedevano di indagare sull’acquisto delle due proprietà. Lo stallo politico è stato rotto ora dalla Court of Session di Edimburgo, che mercoledì ha accolto un’istanza presentata a maggio dalla no profit Avaaz contro il governo scozzese, aprendo la strada a una possibile inchiesta sull’origine dei fondi.
«Ho deciso che l’istanza ha reali possibilità di successo, e che si basa su un argomento legale sensibile», ha spiegato il giudice, Lord Craig Sandison, accettando di avanzare oltre la fase preliminare: ora spetterà alla Corte decidere se procedere a una revisione giudiziaria della decisione del governo.
«Questo era un ostacolo che dovevamo superare, ora possiamo procedere con la sostanza. Chi non pensa che ci sia un ragionevole sospetto, forse non ha prestato attenzione», ha commentato il direttore degli affari legali di Avaaz, Nick Flynn. «I ministri scozzesi hanno la responsabilità collettiva di agire».
Attraverso la vicepresidente esecutiva Sarah Malone, la Trump International Scotland definisce la questione niente più che «un gioco politico», «uno spreco di denaro pubblico che danneggia la reputazione della Scozia», ma se dovesse essere convocata in tribunale — cosa al momento tutt’altro che certa — la società sarebbe costretta a spiegare l’origine di quei fondi: in caso non fornisse informazioni sufficienti, il governo avrebbe il diritto di sequestrare le proprietà.
donald trump gioca a golfTRUMP GOLFdonald trump gioca a golf 1donald trump gioca a golf 2donald trump sulla golf car con il caddy aggrappato sul retroTRUMP GOLF
Ultimi Dagoreport
“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA…
DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA…
DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…