RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Giuseppe Filetto per la Repubblica - Estratti
C’è un prima e un dopo in quello che racconta Silvia in aula, al processo a Tempio Pausania contro Ciro Grillo ed i suoi tre amici genovesi, tutti accusati di stupro di gruppo e di violenza sessuale. Il prima, precedente il 17 luglio 2019: «Ho avuto un solo fidanzato, Nik, ma dopo non ho più dato importanza al sesso». Tant’è che la ragazza in aula ha fatto ascoltare un messaggio audio inviato alla sua amica Mei qualche giorno dopo l’accaduto: «Facevo una netta differenza tra il bacio (forse si riferiva a quello dato a Ciro in discoteca, ndr) e il sesso. Per me era sacro, ora non lo è più».
Il dopo: «Oggi faccio atti di autolesionismo, mi graffio e mi procuro tagli, ho disturbi alimentari. Mangiavo e vomitavo, pesavo 53 chili (è alta un metro e ottanta, ndr). Ho tentato più volte il suicidio, di notte andavo sui binari contro i treni in corsa...». È uno dei drammatici passaggi in cui Silvia (nome di fantasia) racconta la notte di alcol e sesso del 17 luglio 2019 nella villetta di Cala di Volpe in uso alla famiglia di Beppe Grillo. Descrive nei dettagli il primo stupro subito da parte di Francesco Corsiglia. Più tardi — secondo la ragazza, all’epoca appena maggiorenne — Ciro Grillo, figlio del fondatore dei 5S, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, tutti ventenni, l’hanno costretta a bere mezza bottiglia di vodka che «aveva un sapore e un colore strano»:
Francesco Corsiglia al tribunale di TEmpio Pausania
«Troppe contraddizioni nelle sue deposizioni – ripete Gennaro Velle, uno degli avvocati che difendono i quattro imputati –: troppe cose non convergono con quanto dichiarato da lei stessa durante gli interrogatori precedenti ed anche con le dichiarazioni rese nel processo dalla sua amica». L’amica è Roberta, studentessa milanese che si trovava in Sardegna in vacanza con Silvia.
Tra le incongruenze, quella del bacio dato a Ciro Grillo in discoteca, prima dello stupro. Secondo le difese lei in aula avrebbe dichiarato di non ricordarselo, mentre la sua amica (vittima pure lei di violenza sessuale e testimone) il 22 settembre scorso ha confermato che quel bacio c’è stato. Così come lo ha ribadito Alex Cerato, l’altro amico presente al Billionaire di Porto Cervo. «Questo processo si basa sulla credibilità della ragazza», sottolinea Velle. Cioè della principale vittima. E le controrepliche di oggi (secondo giorno di deposizione di Silvia) da parte delle difese puntano ad evidenziare tutto ciò. Perciò mostrano in aula una chat tra lei e una sua amica. Che porta la data del 28 luglio di quell’anno. Undici giorni dopo lo stupro. Secondo le difese nel messaggio vocale ci sarebbe da una parte la prova che Silvia ha mentito, dall’altra che sarebbe una ragazza con precedenti relazioni.
il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3
Per Giulia Bongiorno, che la difende insieme a Dario Romano, «C’è un tentativo di screditarla, di trasformarla da vittima a imputata: è molto comune in Italia, capita spesso. Si vedrà durante l’udienza appena iniziata quale piega prenderà questo processo. Certo che comunque «E’ una ragazza devastata», afferma la senatrice della Lega.
il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 2vittorio lauria francesco corsigliaciro grilloedoardo capittavittorio lauria scherza con la presunta vittima di stupro
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