
FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO"…
Da "la Repubblica"
Troppi incidenti d'auto, dicono le statistiche, e la polizia della Grande mela e dintorni schiera una nuova arma letale: il Suv. Lo Stato di New York ha dotato i suoi agenti di trentadue gigantesche e fiammanti fuoristrada senza scritte né lampeggianti, per braccare in incognito e dall'alto gli indisciplinati del volante; quelli che tra un semaforo e un rettilineo sbirciano il cellulare e si trasformano in funamboli pur di digitare un Sms o un messaggio su WhatsApp.
La strategia dello stato di New York è completa: non solo i Suv - che servono agli agenti per stanare all'istante, affiancandosi all'auto sospetta, chi tiene il cellulare sulle ginocchia e digita compulsivamente - ma un congruo aumento delle multe e la predisposizione di 91 "Texting zones", aree di sosta riconvertite e dedicate all'uso delle messaggerie via cellulare, lungo tutte le strade principali della regione, con tanto di cartelloni stradali che ti invitano a non avere fretta: «Per la prossima Texting Zone mancano solo 5 miglia».
New York è uno dei 41 stati americani ad aver messo al bando il messaggio di testo per i guidatori, e uno dei 12 ad aver completamente proibito di manipolare il cellulare mentre si guida: l'unica chance di rimanere connessi è utilizzare i comandi vocali, o aspettare la prossima area di sosta. Gli indisciplinati pagano, e caro: non solo una multa resa più salata (fino a duecento dollari), ma l'addio forzato a cinque punti sulla patente, due in più
rispetto all'anno scorso.
I conti, d'altronde, sono drammatici. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del traffico calcola che in ogni istante del giorno negli Usa ci sia una media di 660mila guidatori impegnati a darsi da fare con i cellulari, e la distrazione uccide: ha fatto più di 3.300 vittime in un anno, e 421mila feriti. Per questo nessuno protesta troppo se negli ultimi due mesi sono fioccate 5.553 multe, sei volte di più rispetto alle 924 dello stesso periodo del 2012.
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