
DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO…
TRUMP E PUTIN FANNO L’ACCORDO SULLA PELLE DELL’UCRAINA. E L’UE CHE FA? STA A GUARDARE, SENZA BATTERE UN COLPO – LA COMMISSIONE EUROPEA: “È PREMATURO PARLARE DI UN CATTIVO ACCORDO, SONO SPECULAZIONI”. MA NON È UNA SPECULAZIONE IL FATTO CHE LA DECISIONE SUL FUTURO DI KIEV SARÀ PRESA DA USA E RUSSIA – IL CREMLINO STA CERCANDO DI CONVINCERE TRUMP A FARE UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE PER L’UCRAINA. COSÌ TUTTA LA RESPONSABILITÀ DEL FALLIMENTO SARÀ DI ZELENSKY…
UE, 'PREMATURO PARLARE DI CATTIVO ACCORDO PER L'UCRAINA'
(ANSA) - Ora è "prematuro" parlare di un "cattivo accordo" per l'Ucraina nel quadro del vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska, si tratta solo di "speculazioni". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea nel corso del briefing con la stampa.
"Ci prepariamo al vertice, la nostra posizione è chiara e lavoriamo con l'Ucraina perché la sua posizione sia presente al vertice", ha sottolineato ricordando la call di domani organizzata dal cancelliere tedesco Merz, alla quale parteciperanno sia Trump sia Volodymyr Zelensky.
UCRAINA: UE ATTENDISTA SU INCONTRO ALASKA, PER ORA NO PIANI PER VERTICE LEADER
(LaPresse) - A quanto apprende LaPresse a Bruxelles, al momento non c'è alcun piano per convocare un Consiglio europeo straordinario con i leader Ue dopo il vertice in Alaska di venerdì tra Donald Trump e Vladimir Putin, in caso vi fosse un esito non gradito all'Europa. Bruxelles attende l'evoluzione della situazione prima di decidere ogni mossa.
Domani i leader Ue, coordinati dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, si confronteranno con il presidente Usa Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky e poi nel formato "della colazione dei volenterosi". Tra i corridoi di Bruxelles qualcuno ritiene che il vertice in Alaska non sarà conclusivo.
Stamane i leader Ue, tranne l'Ungheria, hanno rilasciato una dichiarazione in cui si sono detti pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina ricordando a Trump che "una pace giusta e duratura che porti stabilità e sicurezza deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità e integrità territoriale" e che "il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina".
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
UCRAINA: ERDOGAN SENTE ZELENSKY, TURCHIA PRONTA A OSPITARE UN VERTICE
(LaPresse) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy "su richiesta della parte ucraina".
Lo riferisce la presidenza turca, citata da Anadolu, secondo cui nel corso del colloquio sono state affrontate le relazioni bilaterali tra Turchia e Ucraina, nonché questioni regionali e globali.Erdogan ha dichiarato di ritenere "preziosi" i progressi compiuti nei negoziati diretti tra Kiev e Mosca a Istanbul e ha espresso "l’auspicio che nei prossimi turni si possano ottenere risultati significativi in merito a un cessate il fuoco sulla strada verso una pace duratura".
Erdogan ha inoltre affermato che la Turchia "è pronta a ospitare un vertice a livello di leader" e ha ribadito che Ankara "continuerà a sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina".
UCRAINA: PECHINO SU INCONTRO TRUMP-PUTIN, 'SPERIAMO IN ACCORDO ACCETTABILE PER TUTTI'
(Adnkronos/Xinhua) - La Cina sostiene tutti gli sforzi utili a una soluzione pacifica della questione ucraina ed è lieta di vedere Russia e Stati Uniti mantenere i contatti, migliorare le relazioni e promuovere un accordo politico per la crisi.
LA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLI
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, commentando le notizie secondo cui il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin si incontreranno venerdì in Alaska per discutere della guerra in Ucraina. Il portavoce ha osservato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i rappresentanti dell'Unione europea non sono stati invitati a questo negoziato.
"Speriamo che tutte le parti interessate e i soggetti coinvolti partecipino al processo negoziale a tempo debito e raggiungano, il prima possibile, un accordo di pace equo, duraturo e vincolante, accettabile per le parti in causa", ha affermato Lin.
UCRAINA: YERMAK, 'PIU' PRESSING SULLA RUSSIA, REGIME PUTIN CAPISCE SOLO QUESTO'
(Adnkronos) - "Con il regime di Putin funziona solo una maggiore pressione sulla Russia, è l'unica cosa che capiscono". Ha scritto così in un post su X Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la dichiarazione dei leader dell'Unione Europea a pochi giorni dall'annunciato incontro in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin.
friedrich merz giorgia meloni conferenza per la ricostruzione in ucraina foto lapresse
"Invece di dimostrarsi pronti a porre fine alla guerra, i russi stanno mettendo tutto quello che hanno in attacchi al fronte. Le stesse tattiche da barbari. E questo in un momento in cui la Russia non riesce neanche a garantire la sicurezza dei suoi stessi cieli per i suoi cittadini", ha aggiunto Yermak che nelle scorse ore ha reso noto di aver avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, parlando di coordinamento delle "nostre posizioni in vista degli importanti passi diplomatici previsti per questa settimana".
L'Ucraina chiede "una pace giusta e duratura". Richiede, ha scritto nella notte su X Yermak, "un cessate il fuoco senza condizioni come prerequisito per negoziati concreti" e "una pressione intensificata sulla Russia per passi reali in questa direzione".
andriy yermak volodymyr zelensky
NON È INTERESSE DI TRUMP REGALARE L'EUROPA A PUTIN. IL CALCOLO DI KYIV
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”
Non rimane molto tempo agli europei per assicurarsi che l’incontro ad Anchorage, in Alaska, fra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin non si trasformi nel giorno in cui le sorti dell’Europa verranno decise tra Stati Uniti e Russia.
Qualcuno evoca la Conferenza di Monaco del 1938, quando venne permesso alla Germania nazista di annettere vasti territori dell’allora Cecoslovacchia, senza che nessun rappresentante cecoslovacco partecipasse all’incontro in cui erano presenti soltanto Francia e Regno Unito, alleati dei cecoslovacchi, e Germania e Italia.
UCRAINA - SITUAZIONE SUL CAMPO AL 10 AGOSTO 2025
Il paragone viene sussurrato, gli europei lo evocano, temono il momento in cui le porte si chiuderanno e Trump sarà solo con Putin. Quando si riapriranno, i due potrebbero uscirne con una mappa dell’Europa stravolta.
Al vertice in Alaska non ci saranno gli europei e non ci sarà neppure il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che non si lascia andare a forti dichiarazioni, ostenta fiducia nei confronti dell’America, l’alleato ritrovato negli ultimi mesi, dopo i grandi scontri avuti con Trump sia in campagna elettorale sia all’inizio del nuovo mandato del presidente americano.
[…] Trump vuole mostrare e dimostrare il suo attivismo, Putin ha qualche piano più concreto: fare in modo che il presidente americano non gli causi troppe scocciature.
Dentro la stanza a porte chiuse, però, potrebbe accadere di tutto, gli europei lo sanno, lo temono e stanno cercando di organizzare un incontro con Trump prima che il presidente americano parta per l’Alaska.
attacco russo a kiev 4 luglio 2025 3
Secondo il Wall Street Journal, è stato il cancelliere tedesco Friedrich Merz il primo a chiedere un incontro a Trump e successivamente ha esteso l’invito agli altri leader europei.
Le dichiarazioni dei capi di stato e di governo dell’Unione europea sono sottotono, ma tutti temono che il risultato dell’incontro possa portare a concessioni territoriali onerose da parte di Kyiv, senza garanzie per la sua sicurezza. […]
Il Cremlino non ha problemi a rivelare le sue ambizioni e ha ripetuto che la guerra andrà avanti fino a quando le sue cause non saranno risolte. Putin vuole le regioni occupate e che l’Ucraina sia demilitarizzata. Secondo il Financial Times, il presidente russo potrebbe proporre che Kyiv mantenga la sua sovranità sulle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, ritirando però le truppe ucraine e consentendo a Mosca il passaggio verso la Crimea. A quel punto, il Cremlino potrebbe transitare con mezzi militari e soldati, senza che Kyiv possa bloccare una futura invasione.
E’ facile che gli ucraini rifiutino, in un contesto in cui si affollano le proposte di scambi di territori, ma non sorgono soluzioni concrete per le garanzie da dare all’Ucraina. Se gli ucraini rifiuteranno un accordo, il Cremlino potrà cercare di convincere Trump ad addossare tutta la responsabilità del fallimento della pace a Zelensky, che Putin considera un leader non legittimo.
“I russi vogliono che gli ucraini appaiano come i capricciosi. Si sono lanciati da tempo in un’operazione di seduzione con Trump e basta guardare la stampa russa per capirlo: non accusano mai il presidente americano, se la prendono con i suoi senatori o altri politici.
MAPPA DELLE ZONE OCCUPATE DALLA RUSSIA IN UCRAINA - 10 AGOSTO 2025
Il principio è ben radicato nella mentalità del potere russo: lo zar è buono, sono i boiardi i cattivi”, conclude Kraev. Durante l’Amministrazione Biden il motto era: nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina. A Kyiv e nelle capitali europee, ora si teme che in Alaska, quando il presidente russo metterà piede per l’ottava volta nella sua carriera sul territorio americano, il principio verrà sovvertito.
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