re abdullah di giordania e donald trump allo studio ovale

TRUMP TIRA DRITTO SUL PROGETTO DELLA “RIVIERA DI GAZA”, CHE GLI ARABI NON VOGLIONO – "THE DONALD" HA RICEVUTO ALLA CASA BIANCA IL RE DI GIORDANIA, ABDALLAH II, A CUI VUOLE SMOLLARE PARTE DEI DUE MILIONI DI PALESTINESI CHE DOVREBBERO ESSERE SFOLLATI DALLA STRISCIA. IL SOVRANO OPPONE RESISTENZA MA TRUMP "RICATTA" FACENDO LEVA SUI FONDI DATI ALLA GIORDANIA: “ABBIAMO UN COSÌ BEL RAPPORTO, DIAMO MOLTI SOLDI…” – LA LEGA ARABA: “INACCETTABILE RIMUOVERE I PALESTINESI DA GAZA”. E ANCHE LA CINA SI OPPONE AL PIANO DI TRUMP...

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LEGA ARABA, 'INACCETTABILE RIMUOVERE I PALESTINESI DA GAZA'

DONALD TRUMP TRA LE MACERIE DI GAZA - IMMAGINE CREATA DALL INTELLIGENZA ARTIFICIALE

(ANSA-AFP) - Spostare i palestinesi dai loro territori della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è "inaccettabile", ha affermato mercoledì il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit. "È inaccettabile per il mondo arabo che ha combattuto questa idea per 100 anni", ha affermato Gheit al World Governments Summit di Dubai, quando gli è stato chiesto del piano di Donald Trump di spostare gli abitanti di Gaza.

 

CINA INSISTE, 'GAZA APPARTIENE AI PALESTINESI'

(ANSA) - Gaza "appartiene ai palestinesi" e la Cina si oppone alla riallocazione "forzata". E' quanto ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, in merito all'insistente proposta del presidente americano Donald Trump di fare della striscia di terra una 'Riviera del Medio Oriente', trasferendo altrove gli abitanti di Gaza. "Gaza appartiene ai palestinesi ed è parte integrante del territorio palestinese. Ci opponiamo allo spostamento forzato della popolazione di Gaza", ha detto Guo Jiakun, nel corso del briefing quotidiano.

 

 

TRUMP RICEVE ABDALLAH E CONFERMA IL SUO PIANO: «CI PRENDEREMO GAZA»

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

re abdullah di giordania e donald trump allo studio ovale

Il re di Giordania Abdallah II, accompagnato dal figlio Al Hussein, ha passato due ore difficili ieri alla Casa Bianca, cercando di proteggere un miliardo e mezzo di aiuti che riceve dagli Stati Uniti e allo stesso tempo restando evasivo sul piano di Trump della «Riviera di Gaza». «Un grand’uomo», ha dichiarato il presidente americano accogliendolo sulla soglia.

 

[...]

 

Alla vigilia della visita, il presidente americano aveva sollevato la possibilità di tagliare gli aiuti alla Giordania e all’Egitto se non acconsentiranno al suo piano che prevede di costruire alloggi nei loro Paesi per due milioni di palestinesi che vivono a Gaza, i quali a quel punto — secondo Trump — non vorranno più tornare nella Striscia.

 

COME DONALD TRUMP VUOLE TRASFORMARE GAZA

Ieri, invece, ad una domanda sulla sospensione degli aiuti il presidente americano ha affermato: «Abbiamo un così bel rapporto... Diamo molti soldi, ma non devo minacciare...

Penso che siamo al di sopra di questo». Ma Trump è sembrato usare la presenza stessa della stampa nello Studio Ovale come forma di pressione sul re.

 

Non era prevista una conferenza stampa. Ma a sorpresa il presidente americano ha chiamato i giornalisti e il re si è visto bombardare di domande su cosa pensi del piano per Gaza. Quando un reporter ha fatto a Trump una domanda sulla «resistenza» espressa nei giorni scorsi dalla Giordania al «trasferimento» della popolazione della Striscia, il presidente americano ha replicato che con Abdallah ne avevano appena discusso brevemente e poi ha chiesto al re di prendere la parola.

 

re abdullah di giordania e donald trump allo studio ovale

«Bisogna tener conto che c’è un piano dell’Egitto e dei Paesi arabi, siamo stati invitati da Mohammed bin Salman a Riad. Il punto è come fare funzionare questa cosa in modo che vada bene per tutti. Dovremo guardare ai migliori interessi degli Stati Uniti, della gente della regione, e specialmente del mio popolo in Giordania», ha replicato acrobaticamente Abdallah, attento a non smentire Trump, strizzando di continuo gli occhi.

 

«Aspettiamo che vengano gli egiziani e ne parlino con il presidente», ha aggiunto dopo. E ha annunciato che una delle cose che può fare è accogliere 2.000 bambini palestinesi di Gaza malati di cancro, per le cure negli ospedali giordani. «Bel gesto», ha commentato Trump, «musica per le mie orecchie». [...]

 

COME DONALD TRUMP VUOLE TRASFORMARE GAZA

Poco dopo, il presidente egiziano Al Sisi, che era atteso alla Casa Bianca il 18 febbraio ha rinviato la visita, secondo la tv Al Arabiya . Le fonti egiziane sentite dall’emittente saudita hanno ricordato che il Cairo ha espresso più volte la propria opposizione a qualsiasi trasferimento dei palestinesi da Gaza,sottolineando che il governo egiziano ha due piani di ricostruzione per la Striscia che non prevedono lo sfollamento degli abitanti.

 

Accanto al re taciturno, comunque, Trump ha insistito che gli Stati Uniti hanno l’autorità per prendere il controllo di Gaza, che può essere preziosa come «un diamante». «Non dobbiamo comprare, non c’è niente da comprare, la prenderemo». […]

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