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TANTO TUMORE PER NULLA - OGNI GIORNO 1.000 PERSONE GUARISCONO DAL CANCRO - CI SI AMMALA DI PIU’ RISPETTO AL PASSATO MA SI MUORE DI MENO GRAZIE ALLA MAGGIORE EFFICACIA DELLE TERAPIE - CHI SOPRAVVIVE, DOPO 5 ANNI, HA PROSPETTIVE DI VITA SIMILI A CHI NON HA MAI AVUTO UN CANCRO MA LE CURE COSTANO TANTO

Barbara Turitto per “la Verità”

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Ogni giorno in Italia circa 1.000 persone ricevono una diagnosi di tumore. Un dato che a prima vista può allarmare. Invece, a guardarla bene, la cifra è incoraggiante. «Oggi siamo in grado di diagnosticare la malattia sempre prima e siamo in grado di curarla sempre meglio.

 

Alle 1.000 persone che ricevono una diagnosi di cancro vanno infatti associate le più di 1.000 che ogni giorno sono dichiarate clinicamente guarite. Dunque il quadro reale è che in Italia ci si ammala di più, ma si muore di meno», ha detto Umberto Veronesi.

 

Secondo i dati dell' Associazione italiana registri tumori (Airtum), sono state 363.000 le nuove diagnosi nel 2015 (esclusi i tumori della pelle). Le stime per il 2016 dell' Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) parlano di oltre 3 milioni di italiani destinati a sopravvivere alla diagnosi. Merito della maggiore efficacia delle terapie e dei progressi nei settori della diagnostica, della chirurgia e della farmacologia, ma soprattutto della diagnosi precoce.

 

INCIDENZA Aumenta l' incidenza dei tumori, cioè il numero di persone a cui viene diagnosticato il cancro. Secondo le stime, un uomo su due e una donna su tre nel corso della vita si ammaleranno di tumore.

Le diagnosi in tutto il mondo sono circa 12 milioni l' anno.

 

SOPRAVVIVENZA Chi sopravvive ad alcuni tumori dopo 5 anni ha prospettive di vita simili a chi non ha mai avuto una neoplasia.

 

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GUARIGIONE «Oggi le due neoplasie più frequenti, quella della prostata negli uomini e del seno nelle donne, presentano sopravvivenze a 5 anni che si avvicinano al 90%, con percentuali ancora più elevate quando la malattia è diagnosticata in stadio precoce.

Risultati che sono sicuramente incoraggianti» ha detto il professore Carmine Pinto, presidente nazionale dell' Aiom.

 

MORTALITÀ Nel 2013 sono stati oltre 176.000 i decessi attribuibili a tumori maligni, 1.000 in meno rispetto al 2012 (ultimo dato Istat disponibile).

SCREENING In Italia sono attivi tre programmi di screening oncologico, per la prevenzione delle neoplasie che colpiscono la mammella, il colon retto e la cervice uterina. I protocolli di screening sono esami condotti su fasce di popolazione considerate a rischio che servono a individuare una malattia (o i suoi precursori) prima che si manifestino i sintomi.

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COLON Il tumore al colon -retto è il più frequente: circa 61.000 i nuovi casi registrati nel 2015. Un dato che va affiancato a " quello della scarsa prevenzione: un paziente su quattro arriva alla diagnosi in fase ormai avanzata. Basta un semplice esame delle feci (la ricerca del sangue occulto) per individuare lesioni sospette allo stadio iniziale. Un test che le persone tra i 50 e i 69 anni dovrebbero eseguire ogni 2 anni. Lo screening si completa con la rettoscopia, da fare una sola volta nella vita, se negativa, tra i 58 e i 60 anni.

 

SENO Il tumore al seno è il più diagnosticato nelle donne (29%): tra i 50 e i 69 anni una mammografia ogni 2 anni può ridurre del 40% la mortalità (dati Airc).

UTERO Il tumore del collo dell' utero è il più frequente nelle donne sotto i 50 anni. In Italia si stimano 2.300 nuove diagnosi nel 2016. La prevenzione si fa con un Pap-test ogni 3 anni (per le donne tra i 25 e i 65 anni).

 

HPV Il papillomavirus (Hpv) è il principale responsabile del tumore al collo dell' utero. Un test è in grado di rilevarne il Dna. È per questo che il nostro Paese (il primo in Europa con l' Olanda) ha aderito a un progetto pilota per proporre, al posto del Pap-test, il test Hpv alle donne di età compresa tra i 30 e i 35 anni. Secondo numerosi studi, questo esame è in grado di individuare prima le lesioni rispetto al test tradizionale, e per questo può essere ripetuto ogni 5 anni.

 

PSA Il Psa (antigene prostatico specifico) negli anni Novanta ha rivoluzionato le diagnosi di tumore alla prostata, la neoplasia più frequente negli uomini (20%). Si misura grazie a un prelievo di sangue. Secondo uno studio europeo, questo esame ha ridotto la mortalità per carcinoma prostatico del 21%.

 

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CANI Da diversi anni si sperimenta l' utilizzo dei cani nella diagnosi precoce. Alcune patologie (tra cui i carcinomi di vescica, prostata, polmoni e reni) producono nelle urine sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di fiuta re. Uno studio della rivista scientifica British Medical Journal indicava un' attendibilità del 98%.

 

ULTIMI Fra i 34 Paesi dell' Ocse, l' Italia è agli ultimi posti per gli investimenti in prevenzione: soltanto il 4,2% della spesa sanitaria totale è destinata ad attività di questo tipo. Secondo l' Aiom, il dato è preoccupante, perché il 76,5% della popolazione adulta presenta comportamenti a rischio (fumo, alimentazione non corretta, sedentarietà, eccessivo consumo di alcol).

 

2050 Nel 2050, la mortalità per tumore nei pazienti sotto gli 80 anni sarà pari a zero. È l' ambizioso obiettivo di uno studio pubblicato nel 2015 dalla University college e dal Kings college di Londra.

 

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BERSAGLIO Gli ultimi sviluppi delle terapie oncologiche hanno portato alla recente introduzione di farmaci a bersaglio molecolare, medicinali oncologici selettivi che agiscono sulle singole molecole alterate, quelle che fanno crescere le cellule tumorali. Si tratta di farmaci miratissimi e personalizzati, e che quindi hanno un costo molto elevato.

 

COSTI Secondo la Federazione delle associazioni di volontariato oncologico (Favo), negli ultimi 15 anni sono stati immessi sul mercato 132 farmaci antitumorali. Il costo medio di una terapia complessiva è stato di 44.900 euro nel 20102014 (3.853 euro nel 19951999).

BIOETICA È il dilemma bioetico che attanaglia scienziati e istituzioni: quanto vale un aumento, seppure breve, dell' aspettativa di vita? Costi elevatissimi come quelli dei farmaci antitumorali difficilmente possono essere sostenuti da un sistema sanitario sul lungo periodo. Nel 2015, tra le polemiche, il sistema sanitario inglese ha negato il rimborso dell' olaparib, un nuovo farmaco per il tumore all' ovaio (circa 5.700 euro mensili per ogni paziente), e lo stesso ha fatto con un farmaco per il cancro al seno.

 

JOLIE Angelina Jolie, una storia familiare con precedenti, ha sacrificato seni e ovaie dopo aver scoperto di avere una mutazione del gene Brca1 e quindi l' 87% di possibilità di sviluppare una neoplasia della mammella e il 50% di sviluppare un tumore alle ovaie.

Ogni anno in Italia sono oltre 4mila le donne che scoprono di avere una mutazione genetica del Brca.

TUMORE ALLA PROSTATATUMORE ALLA PROSTATA

DONNE Donne famose che hanno sconfitto il cancro: Anastasia (seno), Rosanna Banfi (seno), Nancy Brilli (utero), Lorella Cuccarini (tiroide), Monica Guerritore (seno), Diane Keaton (pelle), Emma Marrone (utero), Kylie Minogue (se " no), Alba Parietti (utero), Lea Pericoli (utero).

 

UOMINI Uomini famosi che hanno sconfitto il cancro: Al Bano (prostata), Antonio Banderas (schiena), Pippo Baudo (tiroide), Silvio Berlusconi (prostata), Bill Clinton (pelle), Sean Connery (rene), Michael Douglas (gola), Fiorello (melanoma), Dustin Hoffman (non si conosce il tipo), Ewan McGregor (melanoma), Nanni Moretti (linfoma di Hodgkin).

SIGARETTA «Il tumore ai polmoni è quello che potremmo più facilmente azzerare con un solo cambiamento: eliminare il tabagismo» (Umberto Veronesi su La Repubblica). L' incidenza di questa neoplasia aumenta nelle donne. «Già dieci anni fa avevo lanciato l' allarme: salviamo il mondo femminile dal suicidio collettivo del fumo».

 

ELEFANTI Gli elefanti raramente si ammalano di tumore.

Merito del gene TP53, che li protegge da questa malattia.

per sensibilizzare sul tumore al senoper sensibilizzare sul tumore al seno

Lo hanno scoperto un gruppo di ricercatori americani della University of Utah di Salt Lake City. Nel dna degli elefanti sono presenti copie multiple di questo gene in grado di arrestare il proliferare delle cellule «cattive».

DINOSAURI Alcuni reperti fossili dimostrano che i dinosauri si ammalavano di tumori scheletrici già molto prima che nascesse l' uomo.

 

ANTICHITÀ Le prime descrizioni dei tumori umani le troviamo nei papiri dell' antico Egitto e nelle storie di Erodoto. La moglie di Ciro fu colpita da cancro alla mammella.

CURE Le cure nella storia: la cauterizzazione (bruciature con un ferro incandescente), già con gli Egizi; in epoca romana, l' asportazione con il bisturi per i tumori superficiali; dal Medioevo, il salasso (asportazione di una certa quantità di sangue, pratica che si rifaceva alla medicina galenica).

PALLONI ROSA PER SENSIBILIZZARE LA PREVENZIONE SUL TUMORE AL SENO A SOFIA IN BULGARIA PALLONI ROSA PER SENSIBILIZZARE LA PREVENZIONE SUL TUMORE AL SENO A SOFIA IN BULGARIA