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Giordano Tedoldi per "Libero"
caccia al tesoro in spaggia los angeles hidden cash
Nel film più bello dei suoi ultimi anni, Alberto Sordi era il Marchese del Grillo, ricco e sfaccendato burlone che nella Roma papalina si divertiva a lanciare ai mendicanti monete arroventate dal balcone del suo palazzo patrizio.
In California è apparso un imitatore, convinto anch’egli che la generosità non sia interessante se priva di un po’ di crudele spasso, e da giovedì scorso sta allestendo tra San Francisco e Los Angeles vere e proprie cacce al tesoro, con qualche problema per le forze dell’ordine nel contenere la ressa di cacciatori sulle tracce del bottino.
Lui è un anonimo milionario che, in una e.mail al settimanale Time, ha dichiarato di aver ammassato una fortuna nel settore immobiliare e, resosi conto che a San Francisco (anche per colpa sua evidentemente) per molta gente è impossibile permettersi una casa o anche «solo un piccolo appartamento», allora ha deciso di restituire un po’ di quanto guadagnato «a chi lavora come me, se non più duramente ».
caccia al tesoro in spaggia los angeles hidden cash 2
Ma voleva farlo in un modo divertente, «che coinvolgesse i cittadini», insomma, con quel senso di beffarda superiorità nel vedere i meno abbienti avventarsi su spiagge, moli, e altri luoghi indicati dagli indizi che l’anonimo milionario annuncia tramite il suo account twitter @Hidden- Cash. E qui il riferimento cinematografico si potrebbe spostare a Fantozzi, cui è concesso l’onore di fare la triglia nell’acquario del megadirettore galattico.
Nell’ultima caccia al tesoro, sabato, il benefattore ha ficcato banconote dai dieci ai cento dollari di taglio dentro 36 ridicoli pupazzi raffiguranti gli uccelli di Angry Birds, un popolare videogioco, sepolti nella spiaggia losangelina di Hermosa Beach, vicino al molo. Essendo un maestro della suspense, ha dato il via alla caccia al tesoro con un tweet nella notte di venerdì, e nella mattina seguente ha specificato dove si trovavano i soldi.
L’INVASIONE
In un istante la spiaggia è stata invasa da adulti e bambini che hanno cominciato a scavare come talpe alla ricerca dei pupazzi imbottiti di dollari, e alcuni bagnanti hanno messo su twitter le incresciose foto dell’assalto, con spintoni, calpestamenti, gomitate e altre scene di isterismo di massa che avranno certamente intrattenuto il simpatico immobiliarista mascherato.
«Mettere un sorriso sulle facce degli altri ne metterà uno anche sulla propria», scrive nella stessa lettera al Time in cui si presentava, ma qui più che i sorrisi sembra che il rischio, per i concorrenti alle sue cacce, sia quello dimettersi i punti in faccia. Comunque i vincitori non si preoccupano di prestarsi come cavie per i capricci di un milionario annoiato e con i sensi di colpa, e ringraziano @hiddencash su twitter allegando foto in cui esibiscono, sfoggiando radiosi sorrisi tipicamente californiani, i dollari ritrovati in una busta incollata a un parchimetro, sotto a un bulldozer, o in spiaggia.
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Il prossimo nascondiglio, si mormora dagli indizi disseminati, dovrebbe essere a Marina Del Rey, a Mother’s Beach, e la polizia locale anche se ha dichiarato di non aver finora preso particolari misure per l’ordine pubblico, tiene d’occhio il fenomeno e raccomanda di «rispettare il codice della strada e non fare a botte per i soldi».
Soprattutto teme l’eventualità che qualcuno finisca in mare e possa annegare, considerata la propensione dell’anonimo che si nasconde dietro l’account @hiddencash a scegliere spiagge o moli per nascondere le buste con i soldi.
A ogni modo l’allegro benefattore si è fatto vivo alla radio locale KNX1070 proprio per dire che condivide le preoccupazioni circa la sicurezza dei partecipanti alle sue cacce al tesoro, e forse per questo un altro tweet annuncia che dal mare ci si sposterà nell’entroterra, con cinque buste di denaro nascoste nel Centennial Park di Bakersfield.
GLI INDIZI
Gli indizi sono facili, «sei pronto a giocare con le bolle? »,annunciava un tweet con l’immagine di una confezione di bolle di sapone riempita di banconote vicino a un segnale stradale che indicava senza equivoci la zona prescelta. Proprio per questo, e per la facilità con cui grazie ai social media corrono le informazioni, appena si sa dov’è il tesoro si crea il panico.
Certamente quello che fa l’anonimo dietro l’account @hiddencash non è illegale, ma non è nemmeno filantropia, e più che generosità esprime semmai un perverso, infantile sadismo. Proprio come quello del mega direttore che, a Fantozzi, «concede l’onore» di fare la triglia.
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