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Il cadavere di Saleh (video Vietato ai Minori)
1 - YEMEN: TV, PARTITO SALEH CONFERMA UCCISIONE EX RAÌS
(ANSA) - La notizia dell'uccisione dell'ex presidente yemenita Ali Abdallah Saleh è stata confermata ora dal partito dello stesso Saleh, secondo quanto riferisce la tv panaraba al Jazeera. Le fonti vicine all'ex raìs riferiscono che Saleh è stato ucciso con "colpi di arma da fuoco a sud di Sanaa".
2 - YEMEN: MEDIA, HOUTHI FANNO ESPLODERE RESIDENZA SALEH A SANAA
(ANSA) - Fonti di stampa del Golfo riferiscono che una delle residenze dell'ex presidente yemenita Ali Abdallah Saleh è stata fatta esplodere dagli insorti Houthi e che non si hanno notizie della sorte di Saleh. Le fonti di stampa citano testimoni oculari nella capitale yemenita. Saleh, deposto dopo 34 anni nel 2012, aveva annunciato sabato scorso la fine della sua alleanza con gli Houthi per unirsi al fronte anti-ribelli guidato dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Da sabato a oggi, affermano le fonti, gli Houthi hanno fatto irruzione in diverse abitazioni ed edifici dentro e fuori Sanaa indicati come appartenenti agli uomini di Saleh.
george bush e ali abdellah saleh
3 - YEMEN: RAID DEI JET COALIZIONE SAUDITA A SOSTEGNO SALEH
(ANSAmed) - Aerei della Coalizione araba a guida saudita hanno bombardato durante la notte postazioni dei ribelli Houthi nella capitale Sanaa, in appoggio alle forze dell'ex presidente Ali Abdullah Saleh, che negli ultimi giorni ha rotto la sua alleanza con gli stessi Houthi. Lo riferiscono fonti locali citate dai siti dei giornali arabi. Suse van Meegen, una dirigente dell'organizzazione umanitaria Norwegian Refugee Council, presente a Sanaa, ha detto all'agenzia Ap che i nuovi combattimenti e i raid hanno "completamente paralizzato le operazioni umanitarie". I combattimenti tra le milizie degli Houthi alleate dell'Iran e le forze di Saleh sono scoppiati mercoledì della scorsa settimana nella capitale.
Saleh, deposto nel 2011, si era alleato tre anni fa con gli Houthi, sciiti come lui e vicini all'Iran, per combattere il governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, il suo ex vice, sostenuto dall'Arabia Saudita. Sabato, in un discorso televisivo, Saleh ha chiesto alla Coalizione a guida saudita di mettere fine ai bombardamenti contro le forze ribelli e al blocco dei porti e aeroporti yemeniti, promettendo in cambio di "voltare pagina".
Dagli Emirati arabi uniti, principale alleato dell'Arabia Saudita, il ministro degli Esteri Anwar Gargash ha intanto affermato che "la rivolta nazionale a Sanaa ha bisogno di sostegno" per "difendere la penisola arabica contro l'espansione iraniana e le bande degli Houthi". "Qualunque sia l'esito della benedetta rivolta a Sanaa, è chiaro che gli yemeniti hanno rifiutato le milizie Houthi sostenute dall'Iran", ha aggiunto Gargash, citato dal quotidiano emiratino Gulf News.
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