DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
Da Globalist.it
Botte, insulti, scenate di gelosia, aggressioni. In occasione della Giornata contro la violenza alle donne il sito Skuola.net ha chiesto a 7mila ragazzi e ragazze come vivono il rapporto con il partner. Le risposte sono davvero da allarme sociale.
Tra i giovanissimi, 1 su 5 - 20% - ha alzato almeno una volta le mani su una ragazza (il 5% anche più di una volta), e più di 1 ragazzo su 3 racconta di aver insultato pesantemente una coetanea durante un litigio (il 5% lo fa di frequente).
Ma le femmine si difendono: circa 3 ragazze su 10 (28%) ammettono di aver picchiato il proprio fidanzato al culmine di una lite (il 6% più di una volta). Aggressività che torna anche se ci si ferma alle parole: il 42% si lascia andare a insulti pesanti nei confronti del partner (per il 9% è quasi un'abitudine). La conseguenza è una certa "accettazione di questi episodi". Ad esempio, di fronte a uno schiaffo da parte del fidanzato, il 30% delle intervistate è disposta a perdonare; il 3% addirittura lo giustifica; solo il 67% lo lascia.
L'11% delle ragazze sotto i 16 anni è stata molestata o peggio. Complessivamente sono 6,788 milioni le donne che in Italia hanno subito, almeno una volta nella loro vita, un atto di violenza fisica o sessuale secondo i dati diffusi dall'Istata. S Dei quasi 7 milioni di donne che hanno inciampato nel corso della loro vita in un uomo violento, il 20% - riferisce ancora l'istituto di statistica - ha subito violenza fisica, mentre il 21% violenza sessuale.
Ci sono poi 3,466 milioni di donne vittime di stalking. Nel 2016 su 149 omicidi di donne, la maggior parte hanno visto come autori i partner (59); a questo dato si aggiungono altri 33 casi, sempre di omicidi di donne all'interno delle mura domestiche, in cui l'autore è stato un familiare. In 21 casi è stato invece uno sconosciuto, in 17 l'ex partner, in 9 casi una altro conoscente; solo in 10 casi l'omicida non è stato identificato.
Ma al di fuori delle mura domestiche, un altro posto a rischio per le donne, è il luogo di lavoro: nel periodo 2015-2016 si contano 1,404 milioni di vittime di molestie e ricatti sessuali. L'Istat ha anche fatto i conti in tasca a quelle donne che, a causa della violenza o della molestia subita, devono affrontare spese specifiche per curare le ferite, fisiche e psicologiche, o debbono fare riferimento ad un legale che le assista.
Il 16% delle vittime ha dovuto spendere denaro per farmaci, il 15% per cure psicologiche, il 12% per spese legali, il 5% per far fronte a danni subiti dalle sue proprietà. E in diversi casi le persone colpite hanno dovuto affrontare spese riguardanti un insieme di queste voci.
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