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COMPRÒ UN QUADRO IN UN MERCATINO, ORA ATTRIBUITO A MODIGLIANI
(ANSA) - Un quadro acquistato da un privato 15 anni in un mercatino a Le Mans, in Francia, viene ora attribuito all'artista Amedeo Modigliani che lo avrebbe realizzato nel 1906 a Parigi. La vicenda è riportata dal Resto del Carlino. A comprare il dipinto l'imprenditore e collezionista recanatese Paolo Guzzini: l'opera, senza firma, riportava un timbro sul retro appartenente a un negozio che riforniva gli artisti a Montmartre all'inizio del Novecento.
Questo elemento ha consigliato al proprietario del quadro di approfondire le ricerche sull'autore: l'archivio Modigliani di Roma ne ha confermato l'attribuzione all'artista livornese, tanto che è stato pubblicato nel nuovo e sesto tomo dell'archivio Modigliani. Il quadro, secondo questa attribuzione, raffigurerebbe Mario Cavalieri, un amico di Modigliani conosciuto a Venezia che lo ospitò durante la giovinezza: Modigliani, morto di malattia a soli 35 anni, iniziò la sua carriera proprio ritraendo amici e conoscenti; potrebbe essere una delle prime sue opere realizzate dopo il suo arrivo a Parigi. Il dipinto fa ora parte della collezione privata di Guzzini.
ACQUISTA UN DIPINTO DI VAN GOGH SENZA SAPERLO, VALE 15 MILIONI. TROVATO UN CAPELLO ROSSO NELLA VERNICE, È DAVVERO DELL'AUTORE?
Estratto da http://www.ilmessaggero.it
OPERA DI VAN GOGH CHE SI PENSAVA FOSSE UNA COPIA
In un polveroso mercatino delle pulci del Minnesota, un anonimo collezionista di antiquariato ha sborsato meno di 50 dollari per un vecchio dipinto senza sapere di poter avere tra le mani un'opera di Vincent van Gogh. L'acquisto risale a qualche anno fa, ma oggi un team di esperti di New York sostiene che quell'opera potrebbe essere un autentico Vincent van Gogh, con un valore stimato di ben 15 milioni di dollari.
Il ritratto a olio, finora sconosciuto, raffigura un pescatore con la pipa ed è stato realizzato nel 1889, lo stesso anno in cui l'artista dipinse il celebre Notte stellata. Se la scoperta fosse confermata, si tratterebbe di una delle più incredibili rivalutazioni artistiche degli ultimi anni.
Maxwell Anderson, ex curatore del Metropolitan Museum of Art, si è detto «colpito da ciò che ho visto», riferendo al Wall Street Journal che a catturare la sua attenzione è stato un particolare dettaglio: le linee del sorriso che incorniciano il volto del pescatore, tipiche dello stile di Van Gogh. Ma c’è di più. Un singolo capello rosso, dello stesso colore della chioma dell'artista, è rimasto intrappolato nella vernice, un indizio che ha acceso l'entusiasmo degli esperti.
Per confermare l’autenticità dell’opera, Anderson ha coinvolto un team di restauratori, scienziati e storici dell’arte. Dopo un’attenta analisi, il gruppo ritiene che il dipinto possa davvero essere stato realizzato dal genio olandese.
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«Questa somiglianza in movimento incarna il tema ricorrente di Van Gogh, la redenzione, un concetto spesso discusso nelle sue lettere e nella sua arte», ha dichiarato Maxwell Anderson. «Attraverso Elimar, Van Gogh crea una forma di autoritratto spirituale, consentendo agli spettatori di vedere il pittore come desiderava essere ricordato».
Ma prima che il dipinto possa essere ufficialmente riconosciuto come un autentico Van Gogh, servirà l'approvazione del Museo Van Gogh di Amsterdam, l’istituzione di riferimento per l’attribuzione delle opere del maestro olandese.
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