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UN UOMO È STATO BRUCIATO VIVO A ROMA DAL COINQUILINO - I DETTAGLI INQUIETANTI DELLA MORTE DEL 56ENNE ROMENO GEORGICA BURDUSEL, DECEDUTO DURANTE UN INCENDIO NELLA SUA CASA IL 2 LUGLIO DEL 2023 - SI PENSAVA CHE FOSSE UN INCIDENTE, MA GLI ESAMI HANNO ACCERTATO CHE POCO PRIMA DI MORIRE BURDUSEL ERA STATO PESTATO DAL CONNAZIONALE COSTICA MIHAILA PER UNA LITE SUL PAGAMENTO DELL'AFFITTO. POCO DOPO, MIHAILA AVREBBE DATO FUOCO ALL'ABITAZIONE...

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(Nova) - Frattura "ramo mandibola destro, frattura corpo mandibola sinistro, fratture costali multiple bilaterali" dunque, "lesioni gravi cagionate prima dell'evento morte" e certamente non causate dall'incendio.

 

Insomma, Georgica Burdusel, cittadino romeno di 56 anni, non sarebbe morto solo a causa dell'incendio della casa in cui abitava in via Appia Nuova all'altezza del civico 767/C di Roma, ma anche per le percosse che aveva ricevuto prima.

 

Lo si legge nell'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere eseguita questa mattina dagli agenti della polizia di Roma che hanno arrestato Costica Mihaila, 55 anni, anche lui romeno e domiciliato nella stessa casa incendiata la sera del 2 luglio 2023.

 

INCENDI VIGILI DEL FUOCO

Quella sera le fiamme avvolsero l'abitazione e il primo ad intervenire e' stato un carabiniere fuori servizio. Arrivarono poi pompieri e poliziotti. Sopravvissuti al rogo sono stati altri due romeni coinquilini uno dei quali l'indagato arrestato. Il corpo di Burdusel e' stato trovato parzialmente carbonizzato, ucciso prima, pero', dall'anidrite carbonica.

 

L'esame medico legale, pero', ha accertato che poco prima di morire l'uomo aveva subito un vero e proprio pestaggio che, probabilmente gli avevano impedito di scappare e mettersi in salvo cosi' come avevano fatto i suoi due connazionali e coinquilini. Secondo il terzo condomino, vittima e indagato avrebbero litigato per il ritardo da parte del presunto assassino nel pagare la sua quota di affitto. Da altre persone escusse gli investigatori hanno appreso che il debito ammontava a circa mille euro.

 

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Ulteriori elementi che ricondurrebbero l'omicidio al 55enne sarebbero state fornite dall'indagine di polizia scientifica che ha trovato sulle mani e sui vestiti dell'indagato, tracce biologiche, tra cui anche macchie di sangue, riconducibili alla vittima.

 

Dall'esito delle indagini non si puo' avere dubbi sul fatto "che l'indagato - scrive il Gip - fosse consapevole che il Burdusel, morto intossicato a distanza di tempo, allorche' fu dato alle fiamme, fosse invece ancora vivo, benche' ferito in piu' parti del corpo". Nessun dubbio da parte del Gip sul fatto che "Mihaila appiccando il fuoco alla stanza dove la vittima, come detto ferita, si trovava a giacere, volesse cagionarne la morte".