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Paolo Levi per www.lastampa.it
La scuola Jean Perrin di Aubervilliers
«Sono dello Stato islamico». Un insegnante di Aubervilliers, nella banlieue difficile della Seine-Saint-Denis, alle porte di Parigi, è stato accoltellato questa mattina da un individuo attualmente in fuga che ha proclamato di agire per l’Isis. Il prof era solo in classe nella scuola materna Jean Perrin quando è stato assaltato all’arma bianca e poi aggredito a colpi di taglierino da un uomo «incappucciato e con i guanti, vestito con una casacca bianca» riferisce TF1. Dopo l’agguato l’uomo si è dato alla fuga.
Nonostante le numerose coltellate inferte, incluso alla gola, l’insegnante di 40 anni non è in pericolo di vita. E’ attualmente ricoverato all’ospedale Lariboisière di Parigi. L’aggressione è avvenuta intorno alle 7:15. L’insegnante si trovava solo in classe e stava preparando le ultime cose in attesa dell’arrivo dei bambini. L’antiterrorismo ha aperto un’indagine per tentato omicidio legato ad associazione per delinquere con scopi terroristici.
L’attacco arriva appena un mese dopo gli attentati di venerdì 13 novembre che hanno causato 130 morti tra lo Stade de France e i locali del centro di Parigi. A inizio dicembre la propaganda dei fondamentalisti dello Stato islamico indicava il sistema scolastico francese come bersaglio prioritario. In un numero speciale intitolato «La France à genoux», «La Francia in ginocchio», il magazine francofono dei terroristi «Dar al Islam» chiedeva ai genitori musulmani di «ritirare i loro figli dalle scuole francesi» e di «uccidere i professori che vi insegnano la laicità» perché è un «sistema miscredente».
training dei piccoli jihadisti
L’episodio avviene all’indomani del voto regionale in Francia e a un mese esatto dalla strage che ha causato la morte di 129 persone nella capitale. A Marsiglia, il 18 novembre - appena pochi giorni dopo gli attacchi di Parigi - in tre avevano accoltellato un insegnante di una scuola ebraica esibendo, tra l’altro, una t-shirt con la bandiera nera dello Stato islamico. L’aggressione antisemita si era conclusa con la fuga dei tre uomini che fecero perdere le tracce.
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