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"GLI UCRAINI COMBATTERANNO PER TUTTO L'INVERNO PER RECUPERARE I TERRITORI INVASI" – IL CAPO DEL PENTAGONO LLOYD AUSTIN "PROFETIZZA" ALTRI MESI DI GUERRA E INVITA GLI ALLEATI NATO A ESAUDIRE LE RICHIESTE MILITARI DI KIEV – OLTRE AI MISSILI A MEDIO E LUNGO RAGGIO, L'ESERCITO UCRAINO HA BISOGNO DELL'EQUIPAGGIAMENTO ADATTO PER AFFRONTARE IL FREDDO E LA NEVE IN ARRIVO (SCARPONI, PARKA, TENDE RISCALDATE…) - LE TRUPPE DI PUTIN SARANNO PREPARATE AL GELO?
1 - GLI USA: GLI UCRAINI COMBATTERANNO TUTTO L'INVERNO
Alberto Simoni per “La Stampa”
Sostegno all'Ucraina fino a quando servirà, recapitare a Kiev le armi necessarie e velocemente. E' il messaggio che il segretario della Difesa americano Lloyd Austin ha recapitato agli alleati del Gruppo di Contatto sull'Ucraina che ieri hanno avuto il sesto incontro dall'inizio del conflitto.
Trentasette i ministri presenti a Bruxelles che hanno avuto fra le mani la lista della spesa di Kiev e ascoltato la sollecitazione di Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, il quale ha invitato gli alleati «a fare di più».
Anche perché lo sforzo che si chiede è prolungato e le parole di Austin sono state precise: «Gli ucraini combatteranno per tutto l'inverno per recuperare i territori invasi».
Il capo del Pentagono non ha però fornito indicazioni su quali armi l'alleanza e Washington in testa sono pronti a dare. Le attenzioni degli ucraini - alla luce anche degli attacchi con missili da crociera e droni da parte russa - sono concentrate su un aumento dell'efficacia della difesa antiaerea.
In Ucraina è arrivato il sistema tedesco Iris-T; Washington dovrebbe triangolare con la Norvegia a accelerare le consegne dei Nasams da schierare a protezione delle città. Sino ad oggi gli Usa hanno dato a Kiev missili a corto raggio e nella prima fase gli Stinger. Zelensky ha chiesto espressamente vettori a medio e lungo raggio. E Stoltenberg ieri prima dell'inizio dei lavori ha detto: «Servono diversi tipi di strumenti, da missili a corto e lungo raggio, sino a sistemi in grado di supportare missili balistici, droni e missili cruise».
Un arsenale non facile da mettere insieme rapidamente. Una delle vie percorribili è dare a Kiev gli S-300 e gli SA-11, strumenti sovietici per agevolare l'impiego. Washington per ora sui Patriot è stata irremovibile e Mark Milley, capo degli Stati Maggiori Riuniti, ha detto che «un sistema integrato di difesa è complicato da impiantare da un punto di vista tecnico». Per ora Kiev ha chiesto munizioni teleguidate; artiglieria M777 e missili Grad di tipo sovietico; e soprattutto sistemi Himars (americani) e M270 britannici. -
2 - DAGLI ALLEATI ARRIVA MATERIALE INVERNALE PER GLI UCRAINI
Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Il Generale Inverno incombe, il conflitto diventerà ancora più duro e Kiev chiede aiuto per equipaggiare i suoi soldati. Al termine della riunione Nato a Bruxelles, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin è stato chiaro: chi non è in grado di dare armamenti può spedire materiale per consentire alla resistenza di agire in un ambiente climatico ostile, specie con l'arrivo di neve e gelo. I militari sono sfiancati, le trincee diventano trappole, è complicato anche avere qualche ora di riposo.
Il nemico bombarda, il freddo non concede tregua, non basta certo una mimetica a testa o indossare una maglia in più. Gli ucraini hanno l'esperienza maturata in anni di conflitto nel Donbass, hanno provato sulla loro pelle - come i russi - gli effetti, e ora hanno trasmesso agli alleati liste per sollecitare un'assistenza mirata.
Tra i primi a rispondere il Canada, Paese tra i più decisi nel sostenere la lotta dei difensori. Il ministro della Difesa Anita Anand ha annunciato l'invio di 500 mila set: scarponi adatti, guanti, copricapi, parka, sacchi a pelo. Un pacchetto da 15 milioni di dollari.
La Germania ha promesso una fornitura ad hoc, che comprende tende riscaldate. Si sono già mossi Stati i cui eserciti agiscono in teatri «rigidi»: Svezia, Finlandia, Lituania, Estonia hanno messo a disposizione kit presenti nei loro depositi o lo faranno.
Come per i droni e le radio, sono iniziate raccolte fondi da parte di associazioni e privati per comprare materassini, giacconi, passamontagna, calzettoni, scaldamani usa e getta. Importanti sono anche il cibo e le razioni da combattimento.
Saranno mesi lunghi e difficili, nella valutazione del Pentagono le truppe di Zelensky - se dotate di quello che chiedono - potranno sostenere lo sforzo. All'opposto ci si interroga quale sia la preparazione dei reparti mobilitati dal Cremlino: sono numerose le testimonianze di fanti mandati verso la prima linea con il minimo necessario. A volte un fucile, una vecchia divisa e un elmetto. Un video circolato in rete ha mostrato un ufficiale russo invitare le reclute ad arrangiarsi. Fonti ucraine hanno affermato che Mosca ha provato a comprare corpetti anti-proiettile e set invernali in Turchia, ma Ankara si sarebbe rifiutata.
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