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1 - VENEZIA, AGENTI MUNICIPALI CON TESSERA PREMIO A PUNTI
Lorenzo Padovan per La Stampa
Una «tessera a punti» per premiare, in denaro, gli agenti della Polizia Municipale di Venezia.
L' ha lanciata il Comune all' interno di un progetto che punta «ad incrementare la sicurezza percepita dai cittadini» attraverso servizi dedicati al contrasto dei fenomeni di spaccio di strada, della prostituzione nelle aree centrali, dei borseggi, del commercio abusivo su suolo pubblico e di tutti gli altri fenomeni di microcriminalità e di degrado sociale.
A ogni azione dei vigili corrisponde un punteggio che serve a raggiungere la soglia minima per incentivare il servizio di quanti avranno aderito, su base volontaria, alla proposta, per un totale di 770 mila euro nei prossimi sei mesi: se partecipassero tutti si tratterebbe di circa 2.200 euro medi all' anno in più per ognuno dei 360 vigili di Venezia e Mestre. Siccome sono annunciate molte defezioni, e altrettanti operatori hanno mansioni di ufficio, la fetta per alcuni beneficiari sarà molto ricca.
Nel censimento delle attività da valorizzare economicamente non manca proprio nulla. Se un vigile pizzica il cliente e la prostituta, proprio mentre stanno contrattando la prestazione, emettendo il relativo verbale si porta a casa 0,3 punti. Decisamente più favorevole, anche in rapporto alla minore difficoltà del compito, la contabilità relativa alla lotta al commercio abusivo: ogni borsa in pelle o simile, ogni fiore ed ogni pallina sequestrati garantiscono 0,02 punti, mentre cinture in pelle, occhiali, elementi di bigiotteria e accendini danno diritto a soli 0,01 punti. Ancor meno pregiato il sequestro dei dardi luminosi che tanti extracomunitari lanciano in aria per attirare l' attenzione dei bambini inducendoli a pregare i genitori di acquistare il giocattolo: ogni pezzo faticosamente strappato al venditore abusivo riconosce la miseria di 0,005 punti.
Bottino leggermente più significativo garantisce l' offensiva contro il degrado: per ogni verbale o segnalazione ai Servizi sociali si ottengono 0,3 punti. Dai decimali si passa ad unità intere quando ci si occupa di repressione dell' attività criminale predatoria: entrare in azione contro borseggiatori e spacciatori vale 1 punto, ma solo se si arresta o denuncia a piede libero il delinquente. Una faticaccia, piena di pericoli e insidie, anche fisiche, che equivale al meno gravoso sequestro di 100 accendini.
Per completare la «tessera» - sotto forma di scheda personale - e ottenere i premi, non si può però prescindere dal malloppo garantito dalla valutazione di qualità della prestazione effettuata. La puntualità nella presa di servizio e nell' essere operativi, la precisione nell' adempimento dei compiti assegnati, la cortesia nel rapportarsi con utenza, superiori e colleghi, la rapidità nel rispondere alle chiamate del Comando, la concisione, la completezza e la precisione nelle comunicazioni radio, assicurano ciascuna fino ad un massimo di 20 punti.
C' è un bonus rivolto anche a quanti abbiano vescica capiente e non soffrano di problemi alla prostata: chi garantisce continuità nell' espletamento del servizio, riducendo al minimo le pause fisiologiche, otterrà la bellezza di 20 punti ulteriori. Discorso a parte per la cosiddetta Polizia di prossimità per la quale c' è una contabilità specifica. Ogni ora di pattugliamento a piedi vale 0,1 punti, come ogni contatto con i residenti oppure con operatori economici incontrati nell' itinerario, raccogliendo però una segnalazione da ciascuno. Meno redditizio indugiare con i cittadini e i turisti: ogni informazione viabilistica fornita assicura 0,005 punti. Ogni duecento visitatori assistiti è però come effettuare un arresto.
2- "GUADAGNERÀ DI PIÙ CHI NON FA PIPÌ IN SERVIZIO"
L.P. per la Stampa
Marco Agostini, comandante della Polizia Municipale di Venezia, spiega i criteri che hanno portato a ideare la "tessera a punti”.
Perché una scelta così originale?
«Servono progetti specifici, per non incorrere nei rilievi della Corte dei Conti. Le attività da incentivare devono avere una determinazione precisa dell' elemento quantitativo e qualitativo. Questo prescrive la norma: altrimenti arriva il funzionario del Tesoro e ci accusa di distribuire i soldi a pioggia».
Come vi siete orientati per redigere la tessera?
«Abbiamo preso l' andamento storico e abbiamo calcolato quella che può essere un' attività media giornaliera di un agente. Quindi abbiamo parametrato le varie situazioni e sono usciti i punti specifici per ogni operazione».
Compresi gli incentivi a chi non fa la pipì?
«Certo: in un turno di sei ore c' è chi rientra anche tre volte. Ponendo che si fermi in Comando una mezz' ora l' una, tra esigenze fisiologiche e qualche incartamento burocratico da firmare, in strada ci sta per quattro ore e mezza. È rilevante, nell' analisi della prestazione di un agente, quanto tempo dedica effettivamente alle attività di pattugliamento».
Come si procederà alla verifica?
«Alla fine del turno i vigili compileranno una schedina, che avrà segnate le voci specifiche, indicando quante informazioni stradali hanno dato, il numero dei sequestri, le segnalazioni raccolte dai cittadini. A campione verificheremo che il personale porti effettivamente a termine quanto dichiara».
Non si rischia di disincentivare gli arresti privilegiando l' assistenza ai turisti?
«Negli ultimi due anni, in cui non abbiamo avuto i progetti con incentivi, la squadra giudiziaria ha arrestato 128 persone dimostrando di essere naturalmente motivata a garantire la sicurezza della città».
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