DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell’articolo di Giorgia Zanerato per il "Corriere della Sera"
Più di 116 mila euro: è la somma raccolta in meno di 48 ore dal ventenne Ignazio, il maggiore dei sei figli di Michele Malenotti, l’imprenditore morto a 42 anni in un incidente stradale nella notte tra venerdì e sabato scorsi lungo la statale tra Venezia e Treviso.
«La mia famiglia ha sofferto una grande perdita. I successivi saranno mesi molto difficili per noi», ha scritto il giovane nel lanciare l’appello sulla piattaforma GoFundMe che in soli due giorni ha toccato i cuori di 193 donatori, il più generoso dei quali ha elargito più di 46 mila euro.
michele malenotti e la famiglia
«Io e mia mamma dovremo provvedere economicamente per le anime di 5 bambini piccoli, ora senza il loro papà — affermava Ignazio Malenotti —. Chiedo umilmente, con rispetto di voi e del vostro tempo, un sostegno economico da parte di tutti gli interessati. Affinché questo possa aiutarci nei mesi a venire e ci renda possibile una dignitosa commemorazione di nostro padre».
Malenotti era noto per aver rilevato nei primi anni Duemila la Belstaff. Era conosciuto e amato non solo nel Trevigiano in cui risiedeva, ma anche altrove: è grazie alle tante persone con cui aveva lavorato se in poche ore l’appello ha ricevuto così tante risposte, avendolo condiviso sui social e inoltrato ai propri contatti.
Tra i vari nomi dei donatori si annoverano infatti quelli di imprenditori noti in buona parte del Triveneto, dirigenti, come Vincenzo Marinese, vicepresidente di Confindustria Veneto Est.
[…] La richiesta di aiuto nella giornata di ieri è stata condivisa anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha pubblicato il link utile a sostenere i Malenotti sui suoi profili social, specificando che «l’azienda di famiglia durante il Covid era entrata in grande difficoltà — si legge nel post —. Con orgoglio e riservatezza però il papà non aveva mai reso noti i problemi dell’ultimo periodo».
Nel 2004, con il padre Franco e il fratello Manuele, Malenotti aveva rilevato Belstaff, lo storico marchio britannico, ceduto poi alla svizzera «Labelux» nel 2011. L’anno successivo la famiglia aveva pescato ancora una volta in Gran Bretagna un altro marchio storico, la Matchless London, un tempo dedita alle produzione di moto: ne voleva fare un brand di abbigliamento e accessori ispirati al mondo delle due ruote classiche. […] negli ultimi tempi gli affari avevano iniziato a incrinarsi e l’azienda si era fermata all’inizio di quest’anno.
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