crollo del soffitto di una galleria sulla a26

VI RICORDATE DEL CROLLO NELLA GALLERIA A26 VICINO A GENOVA? POCO PRIMA, GLI ISPETTORI DI SPEA ENGINEERING, SOCIETÀ CONTROLLATA DA AUTOSTRADE PER L’ITALIA, SI ERANO RIPRESI MENTRE SFRECCIAVANO A 70 ALL’ORA NELLA GALLERIA BERTE' CANTANDO “NON SONO UNA SIGNORA” – I CONTROLLI ANDAVANO FATTI PALMO A PALMO E ORA IL VIDEO È FINITO IN TRIBUNALE AL PROCESSO PER I 43 MORTI DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI: PER I PM È LA DIMOSTRAZIONE CHE I CONTROLLI ERANO SISTEMATICAMENTE FALSIFICATI E… - VIDEO

VIDEO: I TECNICI SPEA FACEVANO I CONTROLLI A 70 ALL’ORA CANTANDO “NON SONO UNA SIGNORA”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/13/galleria-berte-poco-prima-del-crollo-sulla-a26-i-tecnici-spea-facevano-i-controlli-a-70-allora-cantando-non-sono-una-signora-il-video/7064144/

 

Estratto dell'articolo di Marco Grasso pewww.ilfattoquotidiano.it

 

crollo del soffitto di una galleria sulla a26 1

I controlli andavano fatti palmo a palmo, a vista. Invece gli ispettori di Spea Engineering, società controllata da Autostrade per l’Italia, sfrecciavano in macchina, a 70 all’ora, ridendo e cantando: “Non sono una signora!”. Il riferimento, alla hit della celebre icona del pop italiano Loredana Bertè è dovuta al fatto che la galleria, situata nel comune di Masone, sul tratto ligure della A26, si chiama Bertè.

 

Peccato che in quel punto, un mese e mezzo più tardi, il 30 dicembre 2019, siano crollate due tonnellate e mezzo di cemento, che solo per un soffio non hanno ammazzato due automobilisti. Il rapporto compilato da Spea garantiva che era tutto a posto: per cinque anni il tunnel non avrebbe avuto bisogno di interventi. Peccato che a quella velocità, al buio, e con l’ulteriore complicazione delle “onduline” (lamiere in teoria temporanee, che nelle gallerie controllate da Aspi rimanevano montate per decenni), secondo gli investigatori non si poteva vedere assolutamente nulla.

 

crollo del soffitto di una galleria sulla a26

A riprendersi, con una telecamera appoggiata sul cruscotto, sono gli stessi tecnici di Spea. Il video – che documenta un’ispezione avvenuta il 18 novembre 2019 – è stato mostrato lunedì 13 febbraio nell’aula del tribunale di Genova, in cui si sta tenendo il processo per i 43 morti del crollo del Ponte Morandi. Per la Procura ligure è la dimostrazione che i controlli sulla rete autostradale erano sistematicamente falsificati, una pratica continuata anche dopo la strage di Genova.

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