LA VITA E’ UN VIDEOGIOCO HORROR: DUE BIMBE AMERICANE IMPRIGIONATE PER TRE ANNI DAI GENITORI “VIDEO-TOSSICI”

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Carola Traverso Saibante per Corriere.it

Hanno passato tre anni imprigionate nella loro casa mobile mentre i genitori giocavano compulsivamente ai videogame. Ed è questo il particolare che rende ancora più inquietante questa vicenda di «ordinario» degrado avvenuta in California.

PRIGIONE CON LE RUOTE
Lester e Petra Huffmire, marito e moglie di 41 anni, sono stati arrestati venerdì scorso nella Contea di Orange, e rischiano oltre sette anni di carcere per abuso di minore e «false imprisonment», il reato di restrizione della libertà personale punito dal diritto penale americano, una forma più lieve del sequestro.

Le due bambine, di cinque e dieci anni, sono state ritrovate nella casa mobile coperta di spazzatura grazie alla segnalazione di un vicino. Capelli inestricabilmente arruffati, denti marci e piedi incrostati di sporcizia, le bambine vivevano in uno stato di prigionia nel piccolo locale coperto di muffa, ragnatele e feci, senza wc funzionante. Un mucchio di preservativi usati è stato ritrovato sotto un orsacchiotto.

L'OSSESSIONE DA VIDEOGAME
Mamma e papà dovevano giocare a World of Warcraft. L'ossessione della coppia quarantenne per il celebre videogioco di ruolo è stata al centro della vita quotidiana delle bimbe prigioniere nella propria casa, che non hanno mai frequentato nessuna scuola e sono state trovate in stato di malnutrizione. Mentre la situazione casalinga e famigliare si deteriorava progressivamente, i due adulti passavano giorno e notte davanti al monitor, mentre alle piccole era proibito uscire.

 

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