
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
LE VITTIME DELLA SPARATORIA DI MONREALE POTEVANO ESSERE DECINE – SALVATORE CALVARUSO E I SUOI COMPARI HANNO APERTO IL FUOCO IN UN BAR ACCANTO AL DUOMO, AFFOLLATO DI PERSONE: OLTRE ALLE TRE VITTIME, SONO RIMASTI FERITI ALTRI DUE PASSANTI, DI 33 E 16 ANNI. QUEST’ULTIMO HA SCAMPATO LA MORTE PER UN SOFFIO. UN PROIETTILE SI È FERMATO AD APPENA TRE CENTIMETRI DALLA CORTECCIA CEREBRALE – L’ASSASSINO HA CONFESSATO, POI SI È AVVALSO DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE: È STATO INCASTRATO DA TESTIMONI E DAI VIDEO DELLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA. ALL’AMICO CHE GLI AVEVA PRESTATO IL MOTORINO (IL SUO ERA STATO RUBATO), HA DETTO: “VAI A DENUNCIARE IL FURTO PERCHÉ HO COMBINATO UN MACELLO…”
SPARATORIA MONREALE: ASSASSINO CONFESSA, POI NON RISPONDE
(ANSA) - Prima ha confessato con dichiarazioni spontanee, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere Salvatore Calvaruso, il 19 enne che ieri avrebbe fatto fuoco durante una rissa scoppiata a Monreale, uccidendo tre persone e ferendone altre due.
Il ragazzo ha ammesso i fatti in un primo momento, ma davanti al pm, successivamente, si è rifiutato di rispondere. Le sue dichiarazioni, dunque, allo stato non sono utilizzabili.
SPARATORIA MONREALE: INDAGATO INCASTRATO DA TESTIMONI E VIDEO
(ANSA) – A incastrare Salvatore Calvaruso, il 19enne accusato della strage avvenuta ieri a Monreale, e costata la vita a tre ragazzi, sono stati i video delle telecamere di sorveglianza della zona della sparatoria e le dichiarazioni di una serie di testimoni.
Sul luogo della rissa che ha preceduto gli omicidi sono poi stati trovati gli occhiali che Calvaruso, che in sede di dichiarazioni spontanee aveva confessato, aveva detto di aver perso.
Inoltre un amico del ragazzo, sentito dai magistrati, ha sostenuto di aver prestato il motorino all'indagato la notte della sparatoria e che poche ore dopo questi si sarebbe presentato a lui chiedendogli di denunciare il furto del mezzo perché aveva "combinato un macello sparando ed uccidendo due persone" (in un primo momento i morti erano due ndr). Il testimone ha decritto l'abbigliamento dell'amico che corrispondeva a quello che l'indagato aveva detto di indossare. Calvaruso infine è stato riconosciuto da testimoni in foto.
SPARATORIA MONREALE: PM, VITTIME POTEVANO ESSERE DI PIÙ
(ANSA) - La Procura di Palermo contesta a Salvatore Calvaruso, il 19enne che durante una rissa ha ucciso tre ventenni a Monreale, il reato di strage. "Sparando molteplici colpi (sulla base dei rilievi della polizia giudiziaria sono stati rinvenuti più di 20 bossoli), ad altezza d'uomo- si legge nel provvedimento di fermo emesso dalla Procura - (alcuni proiettili hanno colpito delle fiorire alte circa un metro, un altro ha infranto il parabrezza anteriore di un'auto parcheggiata sulla strada) in un tratto di strada molto affollato".
Secondo quanto riferito dai testimoni, nella strada della strage erano presenti tra le 50 e le 100 persone. Circostanza che "ha indubbiamente messo a repentaglio l'incolumità pubblica", scrive la Procura nel fermo. "E' stato infatti solo un caso che le persone attinte dai proiettili siano state solo cinque, di cui tre mortalmente, e non si siano invece prodotte invece più vittime", conclude il provvedimento
PALERMO: RISSA CON TRE MORTI, UNO DEI DUE FERITI ERA SEDUTO AL BAR CON LA FIDANZATA
(Adnkronos) - Uno dei due feriti nella sparatoria tra sabato e domenica nel pieno centro di Monreale era seduto con la fidanzata al bar e d è estraneo alla rissa scoppiata tra i giovani di Monreale e quelli dello Zen. Si tratta di Nicolò Cangemi di 33 anni. Quando ha visto sparare il giovane ha provato a disarmarlo senza riuscirci ed è rimasto ferito a una gamba. L'altro ferito è salvo per miracolo. Un sedicenne rimasto ferito alla nuca ma solo di striscio. E' fuori pericolo.
PALERMO: RISSA CON TRE MORTI INQUIRENTI, 'RISSA DOPO UN RIMPROVERO PER ALTA VELOCITA' SCOOTER'
(Adnkronos) - Sarebbe scoppiata per un banale rimprovero dovuto all'alta velocità dello scooter in pieno centro a Monreale (Palermo) la rissa sfociata nella sparatoria costata la vita a tre giovani ragazzi.
E' quanto emerge dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti dopo una giornata intensa di indagini serrate che in nottata ha portato al fermo i un giovane dello Zen di Palermo di 19 anni. Sembra che il giovane fermato insieme con altri giovani andasse veloce tra i tavoli del bare in via D'Acquisto a due passi dal Duomo, con centinaia di persone presenti.
A un certo punto due cugini, Salvatore Turdo e Andrea Miceli avrebbero redarguito il ragazzo alla guida di uno degli scooter. "Andate piano, qui è pieno di gente". Ed è nata una lite a colpi di caschi. Solo qualche istante dopo sono state estratte una o forse due pistole. Ed è stato il caos. Sono stati esplosi almeno tra i 18 e i 20 colpi di pistola.
PALERMO: RISSA CON TRE MORTI, PRIMA NOTTE IN CARCERE PER PRESUNTO AUTORE
(Adnkronos) - Prima notte in carcere per Salvatore Calvaruso, il palermitano 19enne arrestato nella notte, dopo una giornata di interrogatori, per la sparatoria nel centro di Monreale sfociata nella morte i tre giovani. Il ragazzo, originario del quartiere Zen, è accusato di avere ucciso tre giovani monrealesi: Salvatore Turdo di 23 anni, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo di 26 ciascuno. Altri due giovani sono rimasti feriti. Il decreto di fermo di indiziato di delitto è stato emesso nella tarda serata di ieri dalla Procura della Repubblica di Palermo. Le accuse sono di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Calvaruso è detenuto nel carcere Pagliarelli di Palermo.
PALERMO: RISSA CON TRE MORTI, IL PRESUNTO AUTORE DI MATTINA AVEVA DENUNCIATO FURTO DELLO SCOOTER
(Adnkronos) - Salvatore Calvaruso, il ragazzo palermitano di 19 anni fermato nella notte con l'accusa di avere ucciso a colpi di pistola tra giovani i Monreale (Palermo) al culmine di una rissa, secondo quanto si apprende ieri mattina si era presentato in caserma dicendo di avere subito il furto del proprio scooter.
Secondo la Procura di Palermo che indaga sul triplice omicidio si tratterebbe di una mossa per sviare le indagini. Il giovane poi è stato identificato grazie alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza. Nella notte il pm Felice De Benedittis ha firmato il decreto di fermo, che ora passerà al vaglio del gip di Palermo per la convalida del provvedimento.
MONREALE: I RIMPROVERI, LA LITE, GLI SPARI. COSA È SUCCESSO? UN 16ENNE SCAMPATO ALLA MORTE PER TRE CENTIMETRI
Estratto dell’articolo di Alfio Sciacca per www.corriere.it
Una scintilla da nulla. Un banalissimo rimprovero per come scorrazzavano in sella ai loro scooter. «Ma che fate? Come cavolo guidate?». Qualcosa che alle orecchie di quel gruppetto di giovanissimi «saliti» a Monreale dal quartiere Zen di Palermo è suonato come un oltraggio. Ne è nata una lite. Spintoni, parole pesanti, qualche pugno. Sono volate anche sedie e bottiglie.
La si poteva comunque anche archiviare come una scazzottata tra giovanissimi. Ma tra i ragazzi dello Zen (che sta per Zona Espansione Nord e si declina quartiere molto problematico) tanti vanno in giro armati. Ed è andata nel peggiore dei modi. Nel gruppetto, composto da cinque ragazzi, due erano armati e hanno preso a sparare contro chi aveva osato rimproverarli. Ma anche alla cieca, tra la folla che nonostante l’ora tarda (era l’una e trenta) si attardava nei locali ancora aperti di via Benedetto d’Acquisto. E non uno o due spari, ma una vera pioggia di fuoco. Alla fine i carabinieri conteranno ben 18 colpi.
Restano a terra due giovani che facevano parte della comitiva che aveva rimproverato i ragazzi in sella agli scooter: i cugini Salvatore Turdo, 23 anni, e Andrea Miceli di 26 anni. Quest’ultimo deceduto ieri mattina dopo una notte a sperare che potesse farcela. Ma i colpi di pistola raggiungono anche Massimo Pirozzo, 26 anni, che passava lungo la strada e che non era coinvolto nella lite. In più rimangono feriti altri due passanti di 33 e 16 anni.
Quest’ultimo ha scampato la morte per un soffio. Un proiettile si è fermato ad appena tre centimetri dalla corteccia cerebrale. È lui stesso a rendersi conto dello scampato pericolo. In serata su Facebook ha voluto condividere il suo stato d’animo con gli amici. «Sono vivo per miracolo, ci vediamo presto», ha scritto in un post.
[…] Fori di colpi d’arma da fuoco sulle porte del bar, sulle fioriere, sui muri raccontano degli attimi di terrore accanto al Duomo di Monreale, dove c’erano almeno un centinaio di persone. Dopo i primi colpi di pistola è stato il panico totale, con gente che scappava in tutte le direzioni. Chi si buttava a terra, chi si riparava dietro le auto in sosta.
Fino a quando la sequenza di colpi di pistola non si è placata. «Ne abbiamo sentiti talmente tanti — ha raccontato qualche testimone — che li abbiamo scambiati per dei mortaretti».
Quando sono cominciate ad arrivare le prime ambulanze c’è stata una coda di intemperanze e di aggressione al personale medico. Soccorritori e personale del 118 sono stati circondati e strattonati da parenti e amici delle vittime che pretendevano che prioritariamente si prestasse aiuto al loro congiunto.
[…] I carabinieri sarebbero sulle tracce anche degli altri quattro componenti del gruppo di fuoco. Si cercano poi almeno due pistole utilizzate sabato notte e che ancora non sono saltate fuori. […]
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