matteo salvini autovelox

UNA VITTORIA PER FLEXIMAN – IL NUOVO DECRETO AUTOVELOX, UNO DEI CAVALLI DI BATTAGLIA DI SALVINI, ENTRERÀ IN VIGORE MARTEDÌ – VIENE LIMITATA L'AUTONOMIA DEI COMUNI: D'ORA IN POI SOLO I PREFETTI POTRANNO DECIDERE DOVE PIAZZARE I RILEVATORI DI VELOCITÀ. NORME PIÙ STRINGENTI ANCHE PER I CARTELLI CHE AVVISANO DELLA PRESENZA DEGLI OCCHI ELETTRONICI – CAMBIANO I LIMITI DI VELOCITÀ PER…

Estratto dell’articolo di Luigi Gaetani per www.repubblica.it

 

autovelox

Il momento tanto atteso dai simpatizzanti di "Fleximan" sta per arrivare. Il nuovo decreto Autovelox, uno dei cavalli di battaglia di Matteo Salvini, sta per diventare legge. Il testo sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale martedì prossimo, 28 maggio, ed entrerà subito in vigore.

 

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Una vera e propria stretta, che inizia limitando fortemente l'autonomia dei Comuni in materia. Perché d'ora in poi – al di fuori di autostrade e strade extraurbane principali – sarà solo il prefetto a decidere dove potranno essere collocati gli autovelox.

 

matteo salvini al volante

Norme più stringenti anche per quanto riguarda i cartelli che avvisano della presenza degli occhi elettronici, che “dovranno essere segnalati in anticipo nel rispetto di distanze minime, almeno 1 chilometro fuori dai centri urbani”, ha spiegato Salvini, precisando che “tra un dispositivo e l'altro dovranno intercorrere delle distanze minime differenziate in base al tipo di strada: urbana o extraurbana”, per evitare le multe multiple su uno stesso tratto.

All'interno dei centri urbani, la distanza tra il segnale e l’autovelox dovrà essere di almeno 200 metri sulle strade di scorrimento e di almeno 75 sulle altre. Novità anche in materia di limiti.

 

autovelox

“La velocità rilevata dagli autovelox – ha sottolineato il ministro – sarà parametrata a quella prevista dal codice per ciascuna tipologia di strada, ossia 50km nei centri urbani”, mentre “nelle strade extraurbane i dispositivi potranno essere utilizzati solo per riduzione della velocità non superiore a 20km rispetto al limite ordinario”.

 

Il che significa che, salvo deroghe specifiche e motivate, gli occhi elettronici non potranno mai essere piazzati su strade in cui limite di velocità è già inferiore di oltre 20 km orari rispetto a quello massimo previsto dal Codice della strada per quel tipo di strada. Il decreto non affronta, invece, il nodo dell'omologazione dei dispositivi, sollevato di recente da una sentenza della Cassazione […]

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