DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Estratto dell'articolo di Erika Chilelli per “il Messaggero”
Un amore tormentato finito in tragedia: lui, Valerio Ambrosino, 34 anni, con il cuore spezzato per la fine della relazione, aveva pianificato la vendetta perfetta contro la ex fidanzata. Così, si è recato più volte in via Flavia, Ladispoli, dove vive un'amica della ragazza, convinto di trovarla lì e, con l'aiuto degli amici Leandro Pietrobattista, 55 anni, e il 34enne Andrea Leofreddi, ha lanciato sul balcone dell'appartamento e nel giardino di casa delle bombe molotov fabbricate con delle bottiglie di birra e un liquido infiammabile.
Il fidanzato vendicativo, però, sbaglia appartamento. Bersaglio della sua rabbia diventano i vicini di casa, che hanno sporto denuncia. Il 34enne è stato condannato a 4 anni di reclusione, mentre Leofreddi e Pietrobattista - assistito dall'avvocato Vito Calabrese - sono stati condannati a 3 anni, con l'accusa di danneggiamento e fabbricazione di armi. I tre sono ricorsi in appello, ma la sentenza di primo grado è stata confermata.
Sperava di poter chiamare la sua Giulietta e che lei si sarebbe affacciata dal balcone decidendo di dare all'aspirante Romeo una seconda possibilità. Le cose, però, non sono andate così e, nel 2018, mesi dopo la fine della relazione, la ragazza non aveva alcuna intenzione di tornare con l'ex. Così, il 34enne ha iniziato a meditare vendetta. È passato qualche mese e, il 3 ottobre 2018, intorno alle 22, i proprietari di un appartamento in via Flavia che si trovavano fuori per cena sono stati chiamati dai vicini: nel loro giardino qualcosa stava andando a fuoco.
I carabinieri intervenuti sulla scena ritrovano i resti di una bottiglia di birra con tracce di benzina e un fazzoletto bruciato, utilizzato come stoppino. Il giorno seguente il giardino viene preso nuovamente di mira e viene lanciata un'altra bottiglia che rompe una porta finestra. La stessa sera, una terza bottiglia viene lanciata sul terrazzo. Le forze dell'ordine hanno rintracciato l'auto dalla targa - riferita dai figli della coppia - trovandola all'esterno di un bar: nella macchina c'erano i tre ragazzi e all'interno della macchina sono state trovate una bottiglia di plastica con della benzina all'interno e un pezzo di stoffa: oggetti con cui si può fabbricare una molotov. [...]
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