elon musk formaggio

VOTA ELON! – MUSK CONTINUA A GIOCARE CON L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO: HA PUBBLICATO UN NUOVO SONDAGGIO SU “X”, E HA CHIESTO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK DI CONSIGLIARGLI UNA STRATEGIA PER LE FRAMIDTERM. RISULTATO? L’AMERICA PARTY POTREBBE FRAMMENTARE IL VOTO REPUBBLICANO IN ALCUNI STATI INDECISI,, E ARRIVARE A UNA QUOTA DI CONSENSO DEL 5-10%. FINIREBBE PER FREGARE TRUMP E FAVORIREBBE I DEMOCRATICI

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MUSK LANCIA IL SONDAGGIO PER IL SUO PARTITO

Estratto da “La Stampa”

 

ELON MUSK E IL NUOVO SONDAGGIO SUL NUOVO PARTITO - 4 LUGLIO 2025

«Il giorno dell'Indipendenza è il momento migliore per chiedervi se volete essere indipendenti da questo sistema bipartitico (alcuni direbbero un unico partito). Dovremmo creare il partito dell'America?».

 

Queste le parole di Elon Musk rilasciate su X con un sondaggio fra gli elettori. Post in risposta a un altro utente che si chiede come tutto ciò possa impattare le elezioni di midterm del 2026 o le presidenziali del 2028, dove il patron di Tesla spiega che basterebbe concentrarsi su alcuni stati chiave per ribaltare la situazione attuale.

 

«Un modo per realizzare questo obiettivo - dice Musk - sarebbe concentrarsi con precisione chirurgica su solo 2 o 3 seggi al Senato e 8-10 collegi alla Camera. Visti i margini legislativi estremamente ridotti, sarebbe sufficiente per determinare il voto decisivo sulle leggi più controverse, garantendo che riflettano realmente la volontà del popolo». […]

 

america party – il nuovo partito di elon musk – immagine creata con ia

NEL GIORNO DELL’INDIPENDENZA MUSK ANNUNCIA L’«AMERICA PARTY»: SECONDO GROK PUÒ ARRIVARE AL 10%

Estratto dell’articolo di Valentina Romagnoli per www.open.online

 

[…] «Creare un America Party potrebbe frammentare il voto repubblicano, soprattutto in stati indecisi come Pennsylvania, Georgia, Arizona, Wisconsin, Michigan e Nevada», ha osservato Grok, il portale di intelligenza artificiale che porta il nome di Elon Musk, «alle elezioni di medio termine del 2026, potrebbe far pendere la bilancia tra Camera e Senato a favore dei Democratici, attirando conservatori scontenti (ad esempio, una quota di voti del 5-10% secondo i sondaggi)».

 

L’Ai ha previsto inoltre che «per le presidenziali del 2028, una candidatura di un terzo partito potrebbe compromettere i risultati del Collegio Elettorale, come accadde a Perot nel ’92, favorendo il candidato non trumpiano se dovesse attrarre indipendenti di destra. Il successo dipende dall’accesso alle schede elettorali e dai finanziamenti». Sui finanznaizmenti, pochi dubbi, dato che arriverebbero dalle tasche dell’uomo più ricco del mondo. Le visualizzazioni del post di Musk sono già più di 30 milioni, e i commenti sono circa 45 mila, ma i numeri cresceranno ancora nelle prossime ore.

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