
DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA -…
VUOI VEDERE CHE GLI AMERICANI, SOTTO SOTTO, VOLEVANO CHE LA CONTROFFENSIVA UCRAINA FOSSE UN FLOP? - GLI AIUTI MILITARI A KIEV NEGLI ULTIMI MESI SONO ARRIVATI MOLTO LENTAMENTE: IL TANTO DISCUSSO INVIO DEGLI F16 HA TROVATO MOLTI INTOPPI - WASHINGTON HA FATTO IN MODO CHE LA FORNITURA ANDASSE PER LE LUNGHE RIMPALLANDO LE RESPONSABILITA’ AI PARTNER EUROPEI - NEL FRATTEMPO LA RUSSIA HA AVUTO MODO DI ORGANIZZARE GRANDI DIFESE A SUD, A PROTEZIONE DELLA CRIMEA…
TANK E CACCIA: COSÌ I RITARDI HANNO AIUTATO L’ARMATA
Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli,Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
Annunci, ritardi, recriminazioni: il fiume di aiuti all’Ucraina è poderoso ma non è sempre fluido e lo dimostra il nuovo sì della Casa Bianca agli F-16. Mesi fa, dopo il programma «Liberate il Leopardo» che ha permesso l’invio dei carri Leopard, è iniziato il secondo progetto: «Liberate il Falcone», inteso come il caccia di produzione americana.
Molti gli impegni e le promesse sulla carta, poca la sostanza. A lungo gli Usa hanno rallentato la luce verde sostenendo che erano altre le priorità di Kiev, poi hanno passato la mano ai partner occidentali autorizzando il piano per il training in Europa. In primavera sembrava tutto fatto o quasi, ma sono emersi degli ostacoli.
Il processo si è diluito, e ora il testimone, stando alla versione statunitense, è nelle mani di Danimarca e Olanda, che devono guidare l’introduzione degli F-16, con addestramento […] Una corrente ha imputato una parte delle difficoltà incontrate dall’Ucraina nell’offensiva alla lentezza di alcune forniture (come i carri, le munizioni) o alla mancanza di sistemi richiesti (missili a lungo raggio).
È passato troppo tempo e questo ha dato modo alla Russia di organizzare grandi difese specie nel sud, a tutela della Crimea. Altri, pur riconoscendo che le spedizioni potevano essere più veloci, tengono conto di errori tattici e delle carenze croniche dell’esercito di Zelensky, chiamato a […] riconvertire un apparato di concezione «sovietica». […]
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