• Dagospia

    “LA FRASE INFELICISSIMA DI MALAGÒ E TUTTO IL PEGGIO CHE SIAMO”, CROSETTI FA NERO IL PRESIDENTE DEL CONI: “IL RAZZISMO, MA VUOI METTERE TUFFARSI IN AREA? POI MALAGÒ RETTIFICA, PERÒ RESTA IL SENSO DI UN PROFONDO SCONFORTO. COME CIVILTÀ SPORTIVA SIAMO ALL' ETÀ DELLA PIETRA. TUTTI HANNO CAPITO CHE IL NOSTRO CALCIO È INFETTO, ANCHE IL PRESIDENTE DELLA FIFA È VENUTO A DIRLO…”


     
    Guarda la fotogallery

    Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

     

    Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 03 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 03

    Maurizio Crosetti per “la Repubblica”

     

    Tutto il peggio di quello che siamo, e non una voce che si alzi per dire basta. Persino il capo dello sport italiano s' infila in una frase infelicissima: sì, il razzismo, ma vuoi mettere tuffarsi in area? Poi Malagò rettifica, però resta il senso di un profondo sconforto.

     

    Tutti hanno capito che siamo malati, che il nostro calcio è infetto, anche il presidente della Fifa è venuto a dirlo nel teatro più importante del mondo dove il mondo era venuto a sedersi con lo smoking. Invece noi siamo vestiti di stracci. Non sappiamo, non vogliamo fare pulizia. Eppure viviamo la civiltà dell' immagine e della spiata, non un solo gesto sfugge al controllo quotidiano purché non si ululi dentro una curva, dove vale tutto e la legge non arriva. Okay, hanno appena identificato l' imbecille doriano che fece il gesto dell' aeroplano, citazione di Superga, ma è troppo poco. In Olanda i tifosi avversari lanciano giochi e peluche dalle gradinate per i bambini malati, qui a San Siro hanno appeso uno striscione per Diabolik, che è morto ma era un capo ultrà fascista con niente con cui solidalizzare. Come civiltà sportiva siamo all' età della pietra.

    INFANTINO INFANTINO

     

    E che rabbia dover dedicare tutto questo spazio al marciume in una sera piena di calcio. Il pomeriggio era costato caro alla Roma, molto meglio l' Atalanta, poi l' Inter si è ripresa il primo posto (5 vittorie su 5) ringraziando soprattutto il portiere: 300 partite nerazzurre per Handanovic, il lungo scivolamento verso la Juve è già inarrestabile, con in mezzo un altro turno di campionato e di Champions . Peserà, questo tempo compresso, nel futuro della stagione. E pesa la fatica da gol del Napoli, molto più lento del solito e trafitto nel finale dal Cagliari, di certo non un furto. La difesa di Ancelotti è di nuovo da rivedere,sono saltati schemi e nervi. Intanto è finalmente arrivata la vittoria della Fiorentina che mancava da sette mesi, era ora ed era giusto, la classifica aveva tolto troppo alla viola, squadra interessante e rinnovatissima. Alla fine, la quinta di campionato ha detto più cose sulla Juventus che sulle altre.

    Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 04 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 04

     

    giovanni malagò e sergio mattarella foto mezzelani gmt032 giovanni malagò e sergio mattarella foto mezzelani gmt032

    Solite ombre (la difesa, qualche momento di difficile rincorsa), solite autoreti a favore (non è vietato ma aiuta), però qualcosa di nuovo si è visto: Pjanic, 108 passaggi, sta entrando nel meccanismo dove dovrà essere lui l' orologiaio, e l' assenza di Ronaldo ha liberato Dybala e permesso il lusso di Ramsey. Ma se hai CR7, tutto l' universo deve adeguarsi.

    Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 02 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 02 malagò mattarella giomi foto mezzelani gmt001 malagò mattarella giomi foto mezzelani gmt001 malagò malagò Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 01 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 01 malagò malagò

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport