G.L.B. e S.R. per il “Fatto quotidiano”
toto riina
L’insidia sta nelle ultime due righe dell’art. 502 del codice di procedura penale, citato nell’ordinanza della corte per analogia: “L’imputato e le altre parti private sono rappresentati dai rispettivi difensori. Il giudice, quando ne è fatta richiesta, ammette l’intervento personale dell’imputato interessato all’esame”.
Finora non è accaduto, ma se Totò Riina dovesse richiedere di assistere all’udienza del Quirinale, il giudice dovrebbe ammetterlo. Non fisicamente, naturalmente, visto che non entra neanche nell’aula bunker dell’Ucciardone, ma in video-conferenza. Del resto non è mai accaduto nemmeno che un presidente della Repubblica dovesse testimoniare in un processo.
giorgio napolitano
Eppure la semplice ipotesi che il faccione rubicondo del capo dei capi che nelle sue passeggiate all’aria nel carcere di Opera ha più volte espresso i suoi apprezzamenti nei confronti del capo dello Stato, (al quale vorrebbe persino chiedere la grazia) possa apparire nel maxi-schermo del salone ovattato del Quirinale crea qualche apprensione tra Palermo e Roma dove l’ipotesi non viene per ora presa in considerazione, ma neanche esclusa.
A varcare la soglia del Quirinale sarà una pattuglia di 20-25 persone (presidente, giudice a latere, sei giurati popolari, tre o quattro pubblici ministeri, e una decina o quindici avvocati, difensori degli imputati e delle parti civili) impegnati ad ascoltare le risposte di Napolitano ancorate rigidamente al capitolato di prova ammesso, come lo stesso capo dello Stato non ha mancato di sottolineare nella sua nota.
LORIS D AMBROSIO
Bagarella
Una data ufficiale ancora non esiste , ma ieri il pubblico ministero Nino Di Matteo ha sollecitato la corte a prendere contatti con il Quirinale per fissare quanto prima il giorno dell’audizione. Allo stato non si prevedono tempi brevissimi, e l’unica data possibile è l’udienza del 16 ottobre, visto che il Presidente Montalto ha a sua volta invitato il pm a comunicare la lista dei testi da sentire per le udienze del 2 e del 9 ottobre, date in cui, si presume, la corte non pensa si possa programmare la trasferta al Quirinale.
IL PM NINO DI MATTEO
E se il presidente della Repubblica ha reso noto di non avere “alcuna difficoltà a essere sentito al più presto” dalla Procura fanno sapere di essere pronti alla trasferta anche il 9 ottobre, se le diplomazie al lavoro riusciranno in tempi brevi a trovare un’intesa sulla data. Sempre che nel frattempo gli imputati, attraverso i difensori, non facciano pervenire una richiesta di essere presenti all’udienza sul Colle; e nel caso degli ufficiali Subranni, Mori e De Donno, di Nicola Mancino e di Massimo Ciancimino la richiesta dovrebbe essere accolta anche “fisicamente”.
marco e marcello dellutri
Per gli altri boss detenuti, da Riina a Bagarella, da Provenzano a Brusca e a Marcello Dell’Utri c’è il collegamento in video-conferenza. Che tutti per ora escludono, consapevoli però che due righe in fondo ad un articolo del codice di procedura penale possono portare il faccione di Totò Riina su un maxi-schermo tra gli arazzi del Quirinale.
BERNARDO PROVENZANO