F.Sp. per “la Stampa”
giuseppe recchi e maria pace odescalchi
Dai telefoni alla salute. Da Bolloré a Bertarelli. La nuova vita di Giuseppe Recchi passa per Affidea, colosso olandese specializzato nelle apparecchiature per la sanità, in particolare nella diagnostica per immagine.
L'attuale vicepresidente di Tim ha rassegnato le deleghe relative alla sicurezza (incluse le società TI Sparkle e Telsy, specializzate nei cavi internazionali e nei sistemi di criptaggio) proprio perché incompatibili con la nomina a ceo, vale a dire amministratore delegato, di questo gruppo olandese che fa capo all' imprenditore Ernesto Bertarelli, romano di nascita ma svizzero di adozione, noto al grande pubblico per la sua grande passione per la vela e per la Coppa America, cui ha partecipato con Alinghi.
bollore2
Il nuovo impegno di Recchi lascia i francesi di Tim con un nuovo grattacapo non da poco: devono trovare - e in poco tempo - un altro consigliere cui affidare le chiavi della sicurezza e delle relative controllate. Problema aggiuntivo: deve avere passaporto italiano, come vogliono la legge e le regole del golden power.
Ma in cda di consiglieri esecutivi italiani, oltre a Recchi, non c' è nessuno. I francesi vorrebbero provare a convincere quest' ultimo a farsi da parte, ma al momento il manager non avrebbe intenzione di lasciare il cda di cui è vicepresidente. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, sembra supportare, per le deleghe, l' ex numero uno di Telecom, Franco Bernabè, che «è una persona di grande professionalità ed esperienza», dice pur precisando che «non spetta a noi decidere».
ernesto alla america s cup
La soluzione Bernabè non è così semplice: da lead independent director si ritroverebbe immediatamente esecutivo sballando i pesi tra consiglieri (due terzi indipendenti, un terzo esecutivi) individuati dallo statuto. Qualcuno, dunque, dovrebbe comunque farsi da parte. Nel frattempo il presidente di Tim, Arnaud de Puyfontaine, dice che «non c' è problema. Sono felice che Recchi abbia trovato una nuova occupazione che gli dà soddisfazione». Lui sta lavorando a «una nuova riorganizzazione». L' ennesima.
ernesto e kirsty
In un gruppo dove, in attesa del nuovo piano industriale, il caos avanza e il titolo soffre: -0,7% anche ieri. Qualcuno ha letto nel ricorso contro il golden power presentato al Capo dello Stato come un incrinarsi del nuovo clima di serenità instaurato col governo dall' ad Amos Genish. Ma de Puyfontaine getta acqua sul fuoco. Trattasi di un «ricorso tecnico, una misura tecnica (per evitare la multa da 300 milioni, ndr): abbiamo le migliori relazioni con il governo italiano e Palazzo Chigi».