DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Il manifesto programmatico enunciato da Roberto Mancini uscendo dal Borussia Park, lo scorso 14 giugno, dopo una delle sconfitte più brucianti della nostra storia, il 5-2 contro la Germania, conduce l'allenatore della Nazionale dentro una stagione senza apparenti obiettivi e da affrontare con il cuore gonfio di rabbia. «Presto nascerà una squadra che tornerà a dominare», aveva detto il c.t. visionario alla fine di quella notte amarissima che ha chiuso un periodo nero con l'Italia fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva.
Nel prossimo week end parte la nuova stagione ed è un momento elettrizzante per gli allenatori. Mancio, invece, non vede l'ora che sia finita. O perlomeno che finisca il più in fretta possibile questo disgraziato 2022. I prossimi mesi saranno i più difficili. La sfida è chiara e l'ha anticipata, con il tradizionale ottimismo, a Moenchengladbach: tornare dove, per storia e tradizione, siamo (quasi) sempre stati. Ma il momento è duro.
wilfried gnonto all esame di maturita
Mancini ne è consapevole oltre che responsabile perché i suoi errori, nella mancata qualificazione a Qatar 2022, vanno al di là della crisi di sistema del nostro movimento.
Adesso, senza un presente, sta lavorando per il futuro, allungando lo sguardo sulle qualificazioni al prossimo Europeo da difendere e soprattutto al lontanissimo Mondiale 2026 tra Stati Uniti, Canada e Messico.
Già alla fine di settembre, in vista delle ultime due partite di Nations League, contro Inghilterra (a Milano) e Ungheria (a Budapest), Mancini dovrà fare un lavoro di sintesi tra vecchi e nuovi, tra i reduci del successo europeo e del fallimento Mondiale e quelli che a fine stagione hanno dato vita alla nuova ripartenza. Il c.t. non intende scaricare Bonucci, Verratti, Berardi, forse anche Jorginho e Immobile, anche se avranno sempre più spazio Tonali e Lorenzo Pellegrini.
L'allenatore azzurro seguirà con particolare attenzione l'avventura di Scamacca, il centravanti del futuro ma forse anche del presente, nel West Ham. La speranza dura a morire è che il campionato, sempre più ostaggio degli stranieri, lo aiuti un po' e faccia crescere qualche ragazzo già messo sotto la lente di ingrandimento: Bellanova, Gatti, Okoli, Casale, Viti e Cambiaso tra i difensori; Ricci, Miretti, Fagioli e Rovella tra i centrocampisti, Pinamonti, Pellegri, Cancellieri, Sottil e naturalmente Gnonto, la rivelazione di giugno. E proprio a caccia di nuovi Gnonto che la Figc cercherà di istituzionalizzare gli stage con i giovani come a maggio e per i quali la Lega di A ha dato il benestare: il primo potrebbe essere a ottobre, il secondo a novembre.
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