Marco Molendini per ''Il Messaggero''
FIORELLO JOVANOTTI
Fiorello lo sa, il tocco che rende speciale la sua tv si basa sulla regola del caos controllato. Fare e far apparire come se tutto si svolgesse per caso. E quale miglior luogo per dare corpo alla casualità di un bar al mattino dove leggere i giornali? L' idea è semplice, Rosario la cavalca ormai da cinque anni, eppure riesce ancora a farla passare come una novità, come qualcosa di sperimentale.
Il Fiorello' s touch è questo: leggerezza, ironia, gusto della provocazione, una dose smisurata di curiosità, la giusta misura di cattiveria, una dannata simpatia, lavorare e farlo sembrare una scampagnata, anzi una vacanza. Ed è anche avere come ospite Jovanotti e farlo cantare sul marciapiedi («ma non è che mi tirano un secchio d' acqua?» chiede prudente Lorenzo).
FIORELLO STEFANO MELOCCARO 1
Insomma, eccoci così a guardare la nuova Edicola Fiore come se fosse una novità, per vedere che combina il grande assente-presente della tv. Perché questa è un' altra presa in giro firmata Rosario: rifiutare sdegnosamente (e giustamente) la tv ma poi esserci, anche se alle 7,30 di mattina e su un canale satellitare come Skyuno, ben sapendo comunque che poi fra repliche, web, siti, eccetera eccetera la sua mezz' ora verrà spalmata ovunque per tutta la giornata, assieme alla battute, agli interventi degli ospiti, alle canzoni, ai jingle (che il conduttore factotum comanda da una scatoletta con mille pulsanti), alle uscite del suo circo umano, al partner Stefano Meloccaro (ormai Baldini è un ricordo, anche perché Fiorello ha scoperto che non ne ha bisogno).
LE PARODIE
FIORELLO MELOCCARO
L' aveva detto, nella presentazione, che non si sarebbe potuto astenere dall' occuparsi di politica (anche se al referendum voterà forse, almeno così ha detto) e, allora, eccolo paragonare Bersani col suo no a Renzi a Manuel Agnelli o, inevitabilmente, chiedere a Gabriella Germani di riprendere l' imitazione di Virginia Raggi che ora fa il count down alla fine del suo mandato («trenta giorni a novembre, con aprile, giugno e settembre») e aggiungere la parodia del nuovo assessore romano Massimo Colomban (con il tormentone «Fora i romani dalla capitale, fannulloni»).
FIORELLO JOVANOTTI
C' è anche la Boschi, alla quale in un montaggio viene fatta cantare Like a Virgin di Madonna. E c' è la Boldrini che fa la ramanzina dando del sessista a Donald Trump per le sue esternazioni. Ma la migliore battuta sul candidato alla presidenza americana è questa: «Trump lo stanno abbandonando tutti, lo chiamano Matteo Trump».
FIORELLO 3
E ci sono gli ospiti, ovviamente, Jovanotti che canta Affacciati alla finestra amore mio e Un raggio di sole, e Nicola Savino in collegamento da Milano ma in pigiama da casa sua con Facetime, tanto per dare corpo ancora di più al clima da casualità.
C' è il Gf e c' è la Nazionale di calcio con l' intervista a Ventura, che non è il nostro ct, ma Simona Ventura (imitata sempre dalla Germani) che definisce il match «da brividi, come vedere la Marini struccata al Grande Fratello vip» con quel Verratti, aggiunge, «che mi ha fatto errori grossi quasi come quello di sposare un Bettarini». Sulla nazionale c' è anche la barzelletta di Diz, il depresso, uno dei personaggi del circo Fiorello: «Belotti dopo il gol era felicissimo, non stava più nella Pellè».
FIORELLO 2
Il tutto viaggia a velocità supersonica: interventi, battute, jingles, canzoni, regia con stacchi continui. Format unico, inimitabile probabilmente, a meno che non si abbia a disposizione uno chef insonne Fiorello (alle quattro dimattina è già sveglio come un grillo). Chi (dormiglioni o chi già lavora e non può poltrire davanti alla tv o che altro) ha la possibilità di vedere l' Edicola su Tv8 alle 20,30 (orario da primetime questo), una replica, ma con i dovuti ritocchi. Rosario non si ripete, come Paganini.
FIORELLO