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    ANCHE I MAGHI PRENDONO ABBAGLI – L’ILLUSIONISTA MARCO BERRY, EX VOLTO STORICO DELLE IENE, DENUNCIA IL SOCIO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA. TRUCCHI PER FAR SCOMPARIRE LA SOMMA? ASSOLUTAMENTE NO, IL TRIBUNALE LO ASSOLVE. E LE ACCUSE DI MARCO BERRY? “LUI NON È CREDIBILE, I DOCUMENTI BANCARI LO SMENTISCONO" – A INCIDERE SULLA SUA CREDIBILITA’ LA VICENDA “ASSAI PROBLEMATICA” DI "FLY EXPERIENCE", SOCIETÀ CHE AVEVA REALIZZATO IL SIMULATORE DI CADUTA LIBERA, CHE SI E’ CONCLUSA CON UN FALLIMENTO...


     
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    Irene Famà per “la Stampa”

     

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    Anche i maghi prendono abbagli. Contabili, in questo caso. La vicenda, approdata di recente in tribunale, ruota intorno al mondo di Marco Marchisio, nome d'arte Marco Berry, alle sue società e alle sue onlus.

     

    L'illusionista, ex volto storico delle Iene, accusa il socio Matteo Migliano di aver rubato dei soldi, oltre 340 mila euro tra il 2012 e il 2016. Così finisce a processo per appropriazione indebita. Trucchi per far scomparire la somma? Assolutamente no. Il giudice Roberto Ruscello è netto. Assolve Migliano, difeso dagli avvocati Gian Luca e Ruggero Marta, perché «il fatto non sussiste». Insomma: non ha fatto sparire proprio nulla.

     

    Con o senza "bacchetta magica". E le accuse del mago Berry? «Ricostruzioni singolari che trovano una chiara smentita documentale», si legge in sentenza.

     

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    Le indagini prendono il via nell'agosto 2016, quando Berry e la compagna, soci e legali rappresentanti della società di manifestazioni artistiche "Solution in magic" e Berry come presidente della onlus "Magic for children", depositano due querele contro Migliano, nel primo caso amministratore di fatto e nel secondo tesoriere. Migliano si era appena sfilato dalla compagine societaria. E solo a quel punto Berry avrebbe iniziato a interessarsi oltre che degli aspetti creativi dell'attività, anche di quelli relativi alla gestione economica. Versione che il giudice non ritiene «credibile».

     

    Lo smentisce la documentazione bancaria. E la vicenda «assai problematica» di Fly Experience, società che aveva realizzato il simulatore di caduta libera accanto al centro commerciale Le Gru. Un'iniziativa futuristica, il primo "tunnel del vento" italiano ispirato a quelli di Dubai e Londra, che si è conclusa con un fallimento dichiarato nel 2016.

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    Berry, come amministratore di fatto, e Migliano, come amministratore di diritto, sono indagati per bancarotta fraudolenta. Le indagini sono in corso. La giustizia civile invece ha già deciso: ci sono state ingerenze nella gestione per circa 327mila euro. Bisogna risarcire.

     

    Fallimento a parte, per il giudice Ruscello la storia della Fly Experience «incide sulla credibilità» di Berry. Perché? «Smentisce la sua ricostruzione di inconsapevolezza circa gli aspetti economici e gestionali delle società».

     

    Il periodo è lo stesso.

     

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    Com' è possibile che l'illusionista si sia completamente disinteressato della gestione della Onlus e della "Solution in magic", mentre «ingeriva attivamente nell'amministrazione» della Fly Experience? Al punto da proporre il trasferimento di alcune quote in Inghilterra, a cui Migliano pare si sia opposto? C'è poi un aspetto ulteriore. Berry ha sostenuto che il suo socio avrebbe emesso delle fatture per «compensare le condotte appropriative».

     

    Fatture che, si legge negli atti, «sono in realtà imputabili anche alla sua gestione». Il primo step della querelle tra "illusione" e conti bancari si è concluso. Quello sul "volo" è ancora in corso.

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