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DAGONEWS! - VUOI VEDERE CHE LA GUERRIGLIA DEL M5S CONTRO IL GOVERNO, DI QUESTI GIORNI, PIU’ CHE ESSERE UNA MOSSA ANTI-DRAGHI, PUNTAVA A TOGLIERSI DAL CAZZO BEPPE GRILLO? - GLI OLTRANZISTI CINQUESTELLE (DA CONTE A PATUANELLI, DA RICCIARDI A PAOLA TAVERNA) SONO FURIOSI CON BEPPEMAO PER IL NO ALLA DEROGA AL LIMITE DEI DUE MANDATI E HANNO CAPITO CHE, FINCHE’ C’E’ IL COMICO A FARLA DA PADRONE, OGNI DECISIONE PASSERA’ SEMPRE DA LUI - DE MASI AVVERTE I GRILLONZI: “BISOGNA UCCIDERE IL PADRE PER CRESCERE...”

 

SERGIO MATTARELLA ARRIVA A MAPUTO, IN MOZAMBICO

DAGONEWS

Mattarella è partito sereno per il suo viaggio in Mozambico, dopo il colloquio con Draghi della settimana scorsa.

 

Il presidente della Repubblica è stato rassicurato sulla tenuta del governo da Mariopio e ha avuto una conferma sulla stabilità della maggioranza da Giuseppe Conte, ricevuto al Colle qualche giorno fa.

 

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

Nel faccia a faccia, la Mummia sicula ha fatto una lezioncina di politica a Peppiniello appulo, spiegando che non si mette a rischio la stabilità di un Paese come l’Italia in piena emergenza energetica, inflazionistica, bellica, pandemica. E’ da pazzi o da cojoni. Da parte sua, Conte ha teso la mano al Quirinale: “Sono al servizio del Paese ma devo anche tenere in piedi il Movimento. Qualsiasi sarà la decisione adottata, parlerò prima con Lei”.

MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE

 

Questo avvitamento ostile al governo del M5s, che ha portato a giorni di estrema tensione lasciando ipotizzare uno strappo fatale in maggioranza, è la conseguenza di una guerriglia di pochi pasdaran (Ricciardi, Taverna, Patuanelli, Casalino e, dall’esterno, di Travaglio) furiosi per il no di Grillo alla deroga al limite dei due mandati. Insomma la guerriglia contro il governo non è stata una manovra esclusivamente contro Draghi ma una resa dei conti con il padre-padrone Grillo.

 

domenico de masi foto di bacco

Il sociologo vanesio, Domenico De Masi, che ha fatto esplodere il caso della presunta richiesta di Draghi a Grillo di rimuovere Conte dalla guida del M5s, ha fatto ben capire ai grillonzi di seconda e terza fila che finché non si “uccide il padre” non si evolve.

 

BeppeMao ha ancora una volta dimostrato che non c’è libertà di scelta per il Movimento finché c’è lui a dare le carte. Il tentativo mettere in crisi il governo, minacciando di farlo saltare, è stata una goffa manovra per dare la spallata al satrapo Grillo, che aveva messo in chiaro che il M5s non sarebbe uscito dall’esecutivo. Solo che tra urla e minacce, il piano si è arenato e gli oltranzisti cinquestelle sono rimasti con il cerino in mano.

BEPPE GRILLO E PARVIN TADJIK

 

Ps: si vocifera che Beppe Grillo sia spinto dalla moglie, Parvin Tadjk, a mollare definitivamente la politica e il M5s. Ma il comico sa che essere in campo, e al governo, è il miglior modo per restare a galla e preservare se stesso e la famiglia…

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