DAGOREPORT
maurizio leo giorgia meloni
L’ennesimo pasticcio del governo Ducioni è il redditometro, una vecchia misura che fu recuperata da Renzi e poi abolita dal governo Conte-Salvini.
Lo stop and go del provvedimento è l'ennesimo campanello d'allarme sulla grave fragilità dei conti pubblici italiani. Al ministero dell’Economia, nonostante i silenzi, aleggia una forte angoscia, molto vicina alla canna del gas, per una cassa più vuota del cervello di Lollobrigida.
La penuria di quattrini ha spinto i tecnici di via XX Settembre, a partire dal viceministro meloniano, Maurizio Leo, a tirare fuori un coniglio qualsiasi dal cilindro. E qual è la soluzione purchéssia per raggranellare qualche spicciolo nel più breve tempo possibile? Facile: tartassare il contribuente.
A differenza delle chiacchiere da propaganda, sui numeri non si fa ideologia, e poiché bisogna far cassa (ne è la riprova la vendita della gioielleria dello stato: quote di Eni, Poste, Ferrovie e Mps; dopodiché non rimane che l'oro alla patria). La strada più facile porta sempre allo stesso punto: mettere le mani nelle tasche dei cittadini, facendo cassa attraverso l’occhiuto controllo dello stile di vita del contribuente (strumento che in verità in passato non ha mai funzionato).
REDDITOMETRO
Il viceministro Leo, davanti alla situazione difficile dei conti pubblici italiani, ha proposto la misura a Giorgia Meloni, che, essendo pratica solo di economia domestica, si è fidata del commercialista camerata.
Il decreto legge, firmato da Leo, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha scatenato il caos. Forza Italia e Lega sono insorte, con relative incazzature di Tajani e Salvini, che hanno lamentato, per l'ennesima volta, di non essere stati informati.
antonio tajani matteo salvini giorgia meloni
Il segretario della Lega ha immediatamente chiamato il ministro dell’Economia, il leghista varesotto Giancarlo Giorgetti, chiedendo ragguagli, ma il "don Abbondio del Carroccio", come al solito, ha fatto il cefalo in barile, sostenendo di non essere a conoscenza del decreto.
In realtà, il ministro, consapevole della situazione tragica della finanza pubblica, era più che favorevole alla reintroduzione del redditometro, ma il suo nerbo al semolino gli ha impedito di esprimere condivisione per l’impopolare misura. Da una parte, dall'altra Giorgetti da tempo ha preso le distanze dal leader della Lega.
Tajani era fuori di sé: per la terza volta dopo il decreto sugli extraprofitti bancari e il Superbonus retroattivo, ha fatto la figura del passacarte che poco conta e nulla decide. A quel punto, Giorgia Meloni ha telefonato al viceministro Leo, chiedendo lumi e pretendendo una via d’uscita indolore.
REDDITOMETRO
Cosa fare? Come aggiustare il pastrocchio? La sora Giorgia stamani ha subito annunciato contromisure: “Se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli.
Mai nessun ‘Grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". Poi, in serata, ha annunciato la sospensione del decreto varato da Leo, "per fare ulteriori approfondimenti": "Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni".
maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti
Come per altre questioni, la palla è stata lanciata in avanti, e la soluzione definitiva rimandata a data da destinarsi. Preferibilmente, a dopo le Europee.
Ps. Nella “maggioranza coesa” c’è sempre una ragione per dividersi: il voto del 9 giugno aveva già acceso una competizione interna tra Tajani e Salvini, in lotta per la medaglia d’argento del consenso tra i tre partiti di governo.
Lo scivolone redditometro, stavolta, ha unito i due vicepremier contro Giorgia Meloni.
giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli
MELONI, SE NECESSARI CHIEDERÒ CAMBIAMENTI SUL REDDITOMETRO
(ANSA) - "Sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni in merito al cosiddetto redditometro.
MELONI, CON NOI MAI NESSUN GRANDE FRATELLO FISCALE
(ANSA) - "Mai nessun "grande fratello fiscale" sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni spiegando che "l'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini".
redditometro 4
TAJANI, CONTRO REDDITOMETRO EMENDAMENTO O ALTRO DECRETO
(ANSA) - Come si abolisce il redditometro? "Con un emendamento o un altro decreto del viceministro, studieremo la formula giuridica migliore". Lo ha detto il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani a margine di un convegno. A chi gli sottolinea l'odg della Lega che va nella stessa direzione, Tajani risponde: "Ma l'ordine del giorno non è che...".
TAJANI, REDDITOMETRO NON FUNZIONA, NE CHIEDERÒ ABOLIZIONE ++
(ANSA) - "Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perchè venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione". Lo afferma il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani a margine di un seminario alla Farnesina. (ANSA).
matteo salvini giorgia meloni antonio tajani atreju
FRENI, VECCHIO REDDITOMETRO NON È DNA GOVERNO, SI VALUTERÀ
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - "Sul redditometro ha parlato il presidente del consiglio, hanno parlato tutti. Io credo che quello che il viceministro Leo volesse dire sia abbastanza chiaro. La Lega è fermamente contraria al vecchio redditometro, come inventato dal governo Renzi, e non ho dubbi che si andrà in questa strada. Il governo farà le sue valutazioni. Le linee su cosa siamo a favore e cosa contro mi sembrano chiare. Mi sembra chiaro come ha detto il presidente del consiglio e la Lega ieri che questo governo non ha proprio nel proprio dna una cosa simile". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Federico Freni a margine di un convegno di AssoNext.
federico freni
ODG LEGA, IL GOVERNO CONFERMI IL SUPERAMENTO REDDITOMETRO
(ANSA) - Con un ordine del giorno al dl Superbonus la Lega "impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell'istituto del redditometro". Nell'emendamento si parla della "preoccupante risonanza mediatica intorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione" seguita alla pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta ufficicale lo scorso 20 maggio. La Lega, si precisa, "ha sempre ritenuto che strumenti induttivi", come il redditometro, "non offrano benefici tangibili e concreti nel pur doveroso contrasto all'evasione".
TAJANI, BENE MELONI, VENERDÌ PROPORRÒ L'ABOLIZIONE REDDITOMETRO
GIORGIA MELONI E LE TASSE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
(ANSA) - "Il redditometro non risolve i problemi della lotta all'evasione fiscale, è in contrasto con la filosofia che stiamo realizzando di un fisco amico e non oppressore: venerdì in Consiglio dei ministri chiederò di revocare questo provvedimento che è nato nel passato, non certamente oggi. Ho apprezzato le parole del presidente del Consiglio, e venerdì ribadirò la posizione mia e di Forza Italia". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine di un covegno. "E' roba vecchia e superata" che deve "scomparire dal sistema legislativo italiano", ha aggiunto.
redditometro 9 matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani redditometro 8