VIDEO INTEGRALE – A RIVEDER LE STELLE
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DAGOREPORT
milly carlucci riccardo chailly bruno vespa a riveder le stelle prima della scala 2020 18
La tv di Stato ha aperto ieri la Scala chiusa (2.608.000 spettatori, 14,7% share contro il 15 di Tosca e il 10 di Attila) con un Sanremo della musica classica. Questa specie di “cantando sotto le stelle” presentato, appunto, da Milly Carlucci e Bruno Vespa, ha visto solo l’assenza di una giuria stile X Factor con Maria De Filippi a far votare cantanti, vestiti e scene (ma si potrà introdurre il prossimo anno).
placido domingo a riveder le stelle prima della scala 2020 1
La serata è iniziata con uno spottone a Beppe Sala nel giorno – guarda un po’ la coincidenza - della sua ricandidatura a sindaco (deve non aver trovato di meglio): belle riprese della Milano dei grattacieli dove abitano Fedez e la Ferragni e i calciatori fatti costruire, però, da Gabriele Albertini un tre legislature fa.
roberto bolle a riveder le stelle prima della scala 2020 5
Sparita l’aria dalla “Valchiria” per esigenze di programmazione tv (doveva andare la pubblicità che precede il Tg1), e sparito il tenore n.1, Jonas Kaufmann, senza che nessuno dica niente a parte Dagospia (non ha voluto partecipare a questo canto degli alpini?), per gli altri cantanti è stata una settimana di frenetico va e vieni con riprese successivamente montate. Domingo ha registrato ieri pomeriggio e, subito dopo, ha preso un volo privato per San Pietroburgo, dove domani canta “Nabucco”: è l’opera, bellezza! Le arie sono state cantante dagli interpreti in genere due o tre volte; poi si è scelta la registrazione meglio riuscita da montare: è “spettacolo dal vivo”?
michela murgia alla prima della scala
Il tono nazional popolare tipico di Sanremo ha virato al politically-correct con gli interventi in prosa. Il lungo pistolotto boldrinesco di Michela Murgia, in veste di attrice con abito firmato Valentino, ha indirizzato la serata verso il più trito luogocomunismo: “L’opera non è uno spettacolo per ricchi…”, e questo si sapeva perché nell’Ottocento è stato il vero romanzo popolare italiano; “Tosca anticipa il #metoo…” e qui già non ci siamo, perché Tosca uccide il “magistrato” n.1 per non farsi stuprare e non va a letto insieme presentandosi trent’anni dopo in tv dicendo di aver subito uno stupro; “nei libretti il solo posto di una donna è la tomba”… a dire il vero Turandot fa andare nella tomba gli uomini che la vogliono amare per ancestrale vendetta mentre Poppea seduce Nerone per gusto di potere e induce Seneca al suicidio et.al… Dopo la Murgia si è temuto l’intervento di Rula Jebreal su “Aida” e di Saviano su “Cavalleria rusticana”: sarà per un’altra volta.
michela murgia alla prima della scala
L’uso delle poesie è stato, a dir poco, imbarazzante. Cosa c’entri accostare “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, poesia di struggente nostalgia che Cesare Pavese scrisse perché l’attrice americana Constance Dowling non gliela dava, con “Un ballo in maschera”, trasposizione operistica dell’omicidio di Gustavo III legato alla politica di successione svedese del XVIII, lo sa solo Livermore.
a riveder le stelle prima scala 2020
Ma il top si è raggiunto quando “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”, la celebre poesia tratta da “Xenia” in cui Montale ricorda con l’atto più semplice la moglie scomparsa, è stata letta sullo scalone progettato da Mario Botta per rispondere alle normative antincendio dei vigili del fuoco. Fossi in Montale querelerei dall’Aldilà.
davide livermore preparativi prima scala
L’estetica di Livermore (qui riciclate un po’ di cose, ma non aveva tempo) può piacere. I suoi pistolotti politici, sono tirati fuori dalla naftalina degli anni Settanta. “Questo spettacolo è come l’11 maggio del ’46 quando Toscanini, fatto picchiare dai fascisti” (è già siamo andati un po’ in là, fu uno schiaffo, si dice, in strane circostanze…), tornò dagli Stati Uniti: ma qui, il nazista chi è? Il Covid?
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E poi, cosa c’entra, nei commenti, tirare in ballo Salvini (“suonare non è suonare un campanello”)? Da Livermore i soliti fiumi di retorica, tra i quali l’invito “a superare la divisione in due del Paese”. Una buona idea, raggiungibile se ottimi registi come Livermore evitassero triti e ritriti pistolotti divisivi spargendo un po’ di antifascismo, una manciata di antisalvinismo, un pizzico (ormai passato) di antiberlusconismo condito con un brano di Gramsci, uno della Murgia e via dicendo… Il tutto pagato, naturalmente, con soldi che provengono anche dalla Regione Lombardia, trasmesso da una Rai che i partiti vogliono “desalvinizzare” ecc ecc ecc.
JONAS KAUFMANN davide livermore 1 a riveder le stelle prima della scala 2020 12 a riveder le stelle prima della scala 2020 13 riccardo chailly a riveder le stelle a riveder le stelle benjamin bernheim a riveder le stelle a riveder le stelle la prima della scala 2020 lisette oropesa a riveder le stelle a riveder le stelle prima della scala 2020 15 ludovic tezier a riveder le stelle roberto alagna vittorio grigolo a riveder le stelle a riveder le stelle la prima della scala 2020 michela murgia a riveder le stelle prima della scala 2020 3 a riveder le stelle prima della scala 2020 16 a riveder le stelle prima della scala 2020 17 a riveder le stelle prima della scala 2020 4 a riveder le stelle prima della scala 2020 14 michela murgia a riveder le stelle prima della scala 2020 3 a riveder le stelle prima della scala 2020 19 a riveder le stelle prima della scala 2020 6 a riveder le stelle prima della scala 2020 10 a riveder le stelle prima della scala 2020 11 a riveder le stelle prima della scala 2020 9 a riveder le stelle prima della scala 2020 8 michela murgia alla prima della scala 2 bruno vespa a riveder le stelle prima della scala 2020 20