giorgia meloni alla camera 11
DAGOREPORT
Come mai, quelle che dovevano essere le comunicazioni sul Consiglio europeo di domani (in ballo il “pacchetto Meloni” su Mes e Patto di Stabilità), la premier coatta della Garbatella le ha trasformate in una crisi di nervi ormai prossima a un disturbo mentale? Intanto, quando i senatori del Pd l’hanno sbertucciata irridendola, “Tanto il Mes lo dovete ratificare comunque”, a quel punto non ci ha visto più.
Ormai è chiaro che la nevrastenia della poverina non regge né il suo camelontismo in campo europeo né che qualcuno le rinfacci i proclami anti-Mes di quando era seduta tranquillamente all’opposizione e lo liquidava come “anticamera della troika” e “cappio al collo”. Se poi uno ha voglia di elencare tutte le contraddizioni di Meloni, durante la sua ascesa dal 4% dei tombini di via della Scrofa al 27 di Palazzo Chigi, non finirebbe più.
GIORGIA MELONI MATEUSZ MORAWIECKI SANTIAGO ABASCAL
L’ultima gag-ata è stato l’invito all’adunata di Atreju, la festa di Fdi, il 17 dicembre, del leader del partito di estrema destra Vox, Santiago Abascal, quel tipino fine che ha dichiarato in un’intervista che “verrà il momento in cui la gente vorrà impiccare per i piedi” il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez.
Per la verità, la Meloni aveva invitato l’altro suo alleato dell’euro-gruppo dei Conservatori (Ecr), il polacco Mateusz Morawiecki, il quale ha declinato perché ancora non si è ripreso dalla sconfitta elettorale subita dal filo europeo Donald Tusk, legato al Ppe.
giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato
Il livore rigurgitato, senza nominarlo, su Mario Draghi, e contemporaneamente facendo pure incazzare Macron e Sholz (“Per alcuni la politica estera è stata semplicemente farsi fotografie con Germania e Francia, anche senza portare a casa niente”), ha origine dal fatto che lei patisce la personalità e il carisma internazionale dell’ex premier – vedi come il governativo ‘’Corriere della Sera’’ sbatte a pagina 15 il ritorno di Draghi, dopo un anno lontano da palazzo Chigi, per la presentazione sull’altare di Sant’Ignazio di Loyola del libro del vice direttore del quotidiano di via Solferino, Aldo Cazzullo.
CORRIERE DELLA SERA - ARTICOLO SU GIORGIA MELONI CHE CRITICA MARIO DRAGHI
Dall’alto del suo diploma conseguito presso l'istituto per il turismo Amerigo Vespucci di Roma, una scuola sperimentale che conferiva la maturità linguistica, la Ducetta è convintissima di poter tranquillamente uccellare l’ex governatore di Bankitalia ed ex presidente della Bce: se Draghi è un poveraccio che dialoga solo con Francia e Germania, ahò! lei parla con tutti: “Io penso di fare bene il mio mestiere parlando con tutti, anche con l'Ungheria… Io non svendo l’Italia”. Tiè, e porta a casa!
Ovviamente, quella famosa immagine scattata il 16 giugno 2022 che vede i tre leader europei che, partiti dalla Polonia, dopo undici ore in treno, raggiungono Kiev per un vertice notturno con Zelensky, non doveva portare a casa alcun risultato politico ma era solo un messaggio di solidarietà verso il popolo ucraino invaso dalle armate russe.
mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2
Secondo: al momento del passaggio del campanellino, tra le altre cose, Draghi aveva raccomandato alla nuova premier di mantenere saldo il rapporto con Francia e Germania perché senza i due più importanti stati europei non si va lontano. La Camaleonte Giorgia, all’epoca in modalità Draghetta, aveva fatto buon viso a cattivo gioco.
Lo aveva rassicurato ma dentro di sé pensava esattamente quello che ha espresso ieri in Parlamento: avete fatto solo un viaggetto turistico.
mario draghi giorgia meloni alfredo mantovano
Che l’infelice frase le sia dal sen fuggita lo dimostra quanto si è dovuto sbattere ieri sera con i direttori dei giornali il sottosegretario Alfredo Mantovano per recuperare in qualche modo lo scivolone della sua premier (“Non ho attaccato Draghi bensì il Pd”), ad appena 24 ore dal difficilissimo Consiglio Europeo con i capi di Stato e di Governo dell’Ue.
Del resto, un errore simile era capitato, per imperizia politica, allo stesso Draghi, quando se ne uscì definendo senza giri di parole il leader turco Erdogan ”un dittatore” di cui si ha bisogno.
giorgia meloni e giovanbattista fazzolari
Ma quando, in piena alterazione emotiva, con gli occhioni spiritati, “Fascio tutto io!” ha accusato il secondo governo Conte di aver firmato la riforma del trattato con cui è stato istituito il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) a gennaio 2021, da “dimissionato” e “contro il parere del Parlamento” e “col favore delle tenebre”, Meloni ha pestato un merdone.
Questa decisione era stata presa nei due mesi precedenti, supportata anche da un voto del Parlamento.
GIORGIA MELONI - ER MES - MEME BY DAGOSPIA
Quindi non doveva essere approvata né dal consiglio dei ministri né doveva essere votata dalle Camere, la firma era solo una formalità.
Ma ormai, con Fazzolari in modalità Rocco Casalino, la Ducetta di Colle Oppio è bravissima a rovesciare la frittata, tanto l’opinione pubblica che cazzo si ricorda e vai con la supercazzola prematurata con scappellamento a destra (of course)..
DRAGHI MELONI
giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato
GIUSEPPE CONTE NON LAVORA CON IL FAVORE DELLE TENEBRE MEME - CONTE E IL FAVORE DELLE TENEBRE giorgia meloni in senato 2 GIORGIA MELONI - MEME OLAF SCHOLZ - EMMANUEL MACRON - VOLODYMYR ZELENSKY - MARIO DRAGHI CINICA - MEME BY EMILIANO CARLI GIORGIA MELONI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA OLAF SCHOLZ EMMANUEL MACRON VOLODYMYR ZELENSKY MARIO DRAGHI KLAUS IOHANNIS MELON DUKS - MEME BY EMILIANO CARLI SULLA PRESENZA DI ELON MUSK AD ATREJU giorgia meloni con il fax di luigi di maio sul mes in senato giorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato giorgia meloni alla camera 3 giorgia meloni in senato 1 MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni antonio tajani giorgia meloni in senato 4 giorgia meloni in senato 3 GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI