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maurizio lupi con il nuovo simbolo di noi moderati foto lapresse

L’ultimo “X-File” della politica italiana si chiama Maurizio Lupi. L’esangue esponente di centrodestra, leader di un partitino irrilevante (per gli ottimisti vale lo 0,7%), sembra di colpo essere diventato la gallinella dalle uova d’oro.

Appena entrato nel Ppe con il suo “Noi moderati”, grazie ai buoni uffici di Antonio Tajani, Lupi viene considerato da Giorgia Meloni l’asso nella manica per puntellare il centro: a lui l’ingrato compito di aggregare peones, disgraziati, riciclati e fuoriusciti di tutti i tipi.

ANTONIO TAJANI MAURIZIO LUPI

La Ducetta gli ha affidato l’incarico di presidiare l’area liberal-moderata che è il campo d’azione tradizionale di Forza Italia: ma temendo che un domani i Berlusconi possano spingere gli azzurri fuori dalla maggioranza, la premier non vuole farsi trovare scoperta in quell’area del centrotavola, di cui ha disperatamente bisogno per governare.

Lupi, baciato dal destino di ritrovarsi nel posto giusto al momento giusto, si gode una insperata centralità, che lo ha portato persino a essere lanciato come possibile candidato del centrodestra a sindaco di Milano.

fantozzi Lupi

Non solo: per sostituire come viceministro dei Trasporti il nazi-cosplayer Galeazzo Bignami, diventato capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni potrebbe scegliere un esponente di Noi moderati.

Un ennesimo regalo per Lupi, già eletto sosia della figlia di Fantozzi. Il ciellino doc s’approfitta del lavoro sporco che ha fatto per lui quell’alloccone di Tajani, che ora, dopo aver portato l’acqua con le ‘recchie a tutti (Fitto, Meloni, Lupi), si ritrova ancora una volta illuso e deluso. A lui, e ai suoi, viene negato tutto: dalle deleghe di Fitto a uno strapuntino al dicastero di Salvini, fino alle misure in manovra care a Forza Italia, a partire dall'Irpef.

maurizio lupi (2)

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

MAURIZIO LUPI - FOTO LAPRESSE ignazio la russa maurizio lupi assemblea noi moderati foto lapresse

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