DAGOREPORT
festival letterario di gallarate 1
Gallarate la “Piccola Atene”? Beh, ci sono state tante città nella storia che hanno rivendicato il ruolo di nuova piccola Atene che ci sta pure per la Gallarate di ieri 14 ottobre, con estensione questa sera, quando a presentare al MAGA (Museo d’arte moderna di Gallarate) il proprio libro arriverà Paolone Mieli.
Intanto, ieri pomeriggio e sera, nella landa dell’hub di Malpensa sono arrivati Aldo Cazzullo, che con Pierluigi Panza ha parlato dell’Impero romano (citando anche il prossimo film di Dago & Giusti) e poi Marco Travaglio, che con Luigi Mascheroni ha raccontato il suo Berlusconi. Dunque, sfilata di Corrierone e corrieristi, più “Fatto quotidiano” più “Giornale” sallustiano del quale Mascheroni è il nuovo editorialista. Stasera il padre putativo di tutti quanti, Mieli.
Mentre il libro di Cazzullo è nuovo di sana pianta, quello di Travaglio è assai esteso perché riporta – al solito – pagine e pagine di sentenze, mentre quello di Mielone raccoglie le articolesse pubblicate sul “Corriere”. Per tutti trecento persone in sala e firmacopie che scendeva dal primo piano del museo sino al bancone, con intorno a una mostra fotografica sui Premi Nobel (al Nobel, per ora, i suddetti devono aspettare).
luigi mascheroni marco travaglio
Ma c’era un grande assente e un “ignoto” sconfitto. Il grande assente è il siculo musulmano Pietrangelo Buttafuoco che, pure lui con il suo libro su Berlusconi (quello di Buttafuoco è pro, quello di Travaglio è, ovviamente, contro) doveva intervenire nella serata per il classico botta e risposta.
Buttafuoco, invece, è risultato assente per altri impegni; alcuni malignano che il contesto israeliano ponga l’aspirante in pectore alla presidenza della Biennale di Venezia (e che ci azzecca?), sia un po’ in difficoltà nel dibattito pubblico e preferisca stare sott’acqua.
pierluigi panza aldo cazzullo
Trionfo per la coppia Cazzullo-Panza quanto a Travaglio-Mascheroni nessuna contestazione, nonostante l’appuntamento fosse stato preceduto dalla la surreale richiesta di Forza Italia di Gallarate di chiedere le dimissioni del curatore del festival, Mascheroni, colpevole di aver invitato Travaglio
(vedi Dagospia https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ldquo-richiesta-dimissioni-non-invitare-travaglio-370515.htm).
museo maga
Il coordinatore forzista ed ex sindaco, Nicola Mucci si era scagliato contro il curatore e le sue “bizzarre iniziative” che rischiano di mettere “in grave imbarazzo le Istituzioni civiche che lo hanno incaricato nel ruolo di organizzatore”.
Ieri sera, prima Cazzullo (“ci mancherebbe che non si presentassero i libri di chi non la pensa allo stesso modo: io voglio che sia presentato anche il libro di Vannacci”), poi, dopo il successo della serata travagliesca, Mascheroni respingeva di nuovo le accusa: “Ma stiamo scherzando? Il confronto pubblico è il sale della democrazia”. Oggi, nella Piccola Atene, più nota per i parcheggi intono a Malpensa che per fini dibattiti tra intellettualoni, arriva Mieli.
festival letterario di gallarate
pietrangelo buttafuoco foto di bacco (4)
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luigi mascheroni
nicola mucci
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paolo mieli foto di bacco luigi mascheroni