RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
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giorgia meloni e matteo salvini alla camera
Posticipando di vari mesi le fatali nomine di Cdp, Ferrovie e Rai al dopo il voto delle europee, Giorgia Due-Meloni si era illusa di far abbassare le penne all’ex gallo cedrone lombardo ed espandere la presa del potere di Fratelli d’Italia.
Invece, nonostante il trionfo del 9 giugno, con una Lega che malgrado i 500mila voti di Vannacci è stata sorpassata da Forza Italia, la Ducetta si ritrova davanti un Salvini col coltello tra i denti, che non perde un’occasione che è una per opporsi all’autoritarismo senza limitismo della “Fiamma Magica” di Palazzo Chigi, capitanata da Scurti e Fazzolari.
GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Ai rodimenti di culo di Salvini, occorre aggiungere insofferenze e malcontenti dell’altro alleato di governo, Forza Italia, nella persona della proprietaria del partito: Marina Berlusconi.
In occasione dei recenti festeggiamenti meneghini per i 50 anni de “Il Giornale”, dove si sono scapicollati ministri, boss delle partecipate di Stato, poteri militari, ma erano del tutto assenti i rappresentanti della magistratura (il giornale di Sallusti è a favore di Nordio e della riforma della giustizia), Tajani ha approfittato dell’Angelucci-day per andare a baciare la pantofola alla Regina Marina.
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
Arrivato baldanzoso sulle ali dell’ottimo esito delle europee, al termine dell’udienza Ciccio Tajani si è ritrovato sgonfio e ammaccato. Marina ha fatto presente all’ex monarchico che lui serve ma non apparecchia. In soldoni: Caro Antonio, è la Famiglia che prende le decisioni di Forza Italia, non i tuoi amici romani alla Barelli.
Quindi, in caso di nomine governative come Rai, Ferrovie e Cdp, pregasi portare alla nostra attenzione uno “specchietto” con i nomi dei candidati e informarsi se abbiamo qualche nostra richiesta.
A seguire, l’altro giorno, Marina si è travestita da Elly Schlein e ha rilasciato la bombastica intervista al "Corriere della Sera", picchiando in testa alla Regina di Coattonia e contestualmente, tra le righe, sbattendo al muro Tajani: ti devi inginocchiare davanti a me, non strisciare ogni giorno sotto i piedi della premier coatta, chiaro?.
(In overdose di snobismo, Marina malpensa di sostituire Tajani con la new entry Lady Mestizia Moratti, una che è dotata dell’empatia della regina Marina Antonietta quando disse: “Se non hanno più pane, che mangino brioche”).
alessandro morelli foto di bacco
Ovviamente “Io so’ Giorgia”, davanti alla paginata del “Corriere” in cui veniva “marinata”, le è partito l’embolo e si è attaccata al telefono con Pier Silvio (con Marina, che la trova “cheap”, non c’è rapporto, l’interlocutore è sempre stato il numero uno del Biscione). Il secondogenito dilla buonanima di Silvio l’avrebbe presa per il culo con frasi del tipo: Giorgia stai tranquilla, Marina non ce l’aveva con te… bla-bla.
LETIZIA MORATTI ANTONIO TAJANI
Chiuse in qualche modo e con tanti rinvii le partite di Cdp e Ferrovie, ora sul tavolo della Meloni resta da risolvere quell’eterno pasticcio chiamato Rai. Ed ecco Salvini che si mette di traverso. Il suo plenipotenziario agli impicci di Viale Mazzini, l’ex direttore della "Padania", Alessandro Morelli, si è schierato contro le decisioni dell’Ad in pectore, il meloniano Giampaolo Rossi.
L’ex “gabbiano” di Fabio Rampelli, specializzato in Tolkien, pare che non voglia spartire la torta del potere con la Lega, visto che alla presidenza andrà la forzista in quota Gianni Letta, Simona Agnes.
giampaolo rossi roberto sergio
Ora Rossi, fatto fuori il tappabuchi Roberto Sergio a cui aveva promesso la poltrona di Dg, che vuole destinare nelle mani fidate del capo del personale Felice Ventura, sta battagliando con il tosto Morelli che pretende un posto apicale per il Carroccio.
E punta sulle competenze di antica data di Antonio Marano (ex direttore di Rai2, già vice direttore generale, poi presidente di Rai pubblicità).
Non solo: Morelli ringhia all’ex moroso di Debora Bergamini di aver lasciato nelle mani dei dirigenti in quota Pd gran parte dell’apparato della tivù di Stato: Coletta a capo dei coordinamenti, Calandrelli inamovibile a Rai Cultura, Ammirati confermata a Rai Fiction, Del Brocco re di Rai Cinema, etc. Di più: secondo Morelli, Rossi pretende pure di scegliere il consigliere del Cda in quota Lega, Alessandro Casarin.
Essì, aveva ragione il grande Enzo Jannacci quando cantava: “La television la gh'ha 'na forza de leon / La television la gh'ha paura de nissun / La television è una gran rottura de 'n cojon”.
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINAletizIa moratti antonio tajaniletizIa moratti antonio tajani
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