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    E PURE DAGOSPIA FINÌ NELLE CARTE SU PARNASI - QUESTO DISGRAZIATO SITO NON PUÒ FARE NULLA SE LA GENTE MILLANTA COSE NELLE SUE CONVERSAZIONI PRIVATE. MA QUANDO LEGGIAMO CHE PARNASI DICE AL GRILLINO LANZALONE 'SE VUOI NON GLI FACCIO SCRIVERE MANCO MEZZO PEZZO DI CARTA', POSSIAMO RISPONDERE COI FATTI: QUELL'ARTICOLO È ANCORA LÌ, CON TUTTE LE NOTIZIE SULL'ARRAMPICATA E I RAPPORTI DI LANZALONE. L'UNICA MODIFICA RIGUARDA LA SUA PRESUNTA TRESCA CON UNA SUA COLLABORATRICE: QUANDO GLI AVVOCATI HANNO MINACCIATO QUERELA, ABBIAMO MODIFICATO QUEL PASSAGGIO, PERALTRO SUPERFLUO


     
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    LANZALONE E VIRGINIA RAGGI LANZALONE E VIRGINIA RAGGI

    DAGONOTA

     

    Oggi sul ''Corriere della Sera - Cronaca di Roma'', si legge nell'articolo di Fulvio Fiano e Ilaria Sacchettoni:

     

    Parnasi può spendere anche un' amicizia con il faccendiere Luigi Bisignani. E quando Lanzalone riferisce all' imprenditore la sua preoccupazione per un articolo che lo riguarda, pubblicato su Dagospia, che gli attribuisce una relazione con la sua collaboratrice G.G., lui interviene: «Lo conosco benissimo e se vuoi non gli faccio scrivere manco mezzo pezzo di carta su di te», lo rassicura Parnasi. «Sarebbe meglio, perché poi 'ste robe rompono le scatole». L' articolo viene modificato.

    luigi bisignani luigi bisignani

     

    La gente può millantare tutto quello che vuole in una conversazione privata, e noi non possiamo fare nulla per impedirlo. Ma quando sui giornali esce la frase ''non gli faccio scrivere neanche un pezzo di carta'', a quel punto possiamo farvi vedere come il pezzo di carta, anzi di web, sia tutto lì.

     

    L'articolo in questione è stato modificato, è vero, ma solo nella frase che raccontava di una tresca tra Lanzalone (sposato) e tal G.G, e solo dopo aver ricevuto una minaccia di querela dai suoi avvocati. Come sapranno molti colleghi giornalisti, una testata deve scegliere le sue battaglie. Portare avanti un costoso procedimento dall'esito incerto per tutelare la nostra libertà di scrivere di un presunto rapporto sentimentale, non vale la candela. Già spendiamo somme notevoli in avvocati e (a volte) in risarcimenti per poter continuare a essere mediamente liberi e ampiamente stron*i.

     

    Tutto il resto dell'articolo, su Lanzalone e i suoi rapporti e intrallazzi, è rimasto online, e lo è tuttora, come potete verificare a questo link:

     

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/esclusivo-palazzi-romani-sta-succedendo-strano-fenomeno-tutti-170957.htm

     

    [...]

     

     

    luca parnasi luca parnasi

    QUI DI SEGUITO IL TESTO

     

     

    ESCLUSIVO - NEI PALAZZI ROMANI STA SUCCEDENDO UNO STRANO FENOMENO: TUTTI RACCONTANO DI AVER PARLATO CON DI MAIO. IL PIÙ ATTIVO È IL NEOGRILLINO LUCA LANZALONE, PRESIDENTE DI ACEA - MA NON SI ACCONTENTA. SOTTO L’ALA DI MALAGÒ SOGNA DI PRENDERE IL POSTO DI COSTAMAGNA ALLA CDP...

     

    DAGOREPORT del 6 aprile 2018

     

     

    Si fa presto a dire Di Maio. Nei palazzi romani sta succedendo uno strano fenomeno: tutti raccontano di aver parlato con Giggino e tanti affermano di parlare in nome e per conto del leader pentastellato di Pomigliano. Ma sarà vero?

     

     

     

    LUCA PARNASI - MAURO BALDISSONI - SIMONE CONTASTA - MARCELLO DE VITO - LUCA BERGAMO - VIRGINIA RAGGI LUCA PARNASI - MAURO BALDISSONI - SIMONE CONTASTA - MARCELLO DE VITO - LUCA BERGAMO - VIRGINIA RAGGI

     

    Emblematico è il caso di Cdp. La guerra per la riconferma o per la successione dei vertici è in atto da mesi, e finora le mosse sono state quelle dell’immarcescibile Giuseppe Guzzetti, a capo delle fondazioni azioniste (spetta a lui, almeno formalmente, indicare il nome del presidente di Cassa), oppure di qualche boiardo del Tesoro che punta alla poltrona di amministratore delegato che con certezza Fabio Gallia lascerà libera.

     

     

    Ma nell’ultimo mese, e cioè dalla sera del 4 marzo quando è apparsa chiara la vittoria del movimento cinquestelle alle elezioni, in campo sono scesi diversi figuri che asseriscono di avere il mandato di Di Maio. Il più attivo è il salottiero Luca Lanzalone, avvocato genovese ma con studio a Crema, con amicizie nel Pd ma maglietta pentastellata, che grazie ad un rapporto con Grillo è riuscito a diventare presidente di Acea, la municipalizzata romana in cui dall’arrivo della Raggi in Campidoglio sono i grillini a dare le carte.

    pallotta-parnasi pallotta-parnasi

     

    Beppe lo aveva già usato nella vicenda nuovo stadio della Roma, e lui facendo coppia con l’assessore allo Sport Frongia ha trattato con Pallotta, diventandone così amico che ora lo chiama “il vecchio James”. “Troppo amico”, ha arricciato il naso il duro e puro Paolo Berdini, che non a caso si è dimesso da assessore all’Urbanistica e alle Infrastrutture.

     

     

    Ma il tarantolato Lanzalone non si è accontentato di essere stato ripagato con la presidenza di una società quotata come Acea, suo primo e fin qui unico incarico rilevante. Sotto l’ala protettrice di Megalò Malagò, l’avvocato Lanzalone ha cominciato a passare le serate nei salotti romani, anche quelli notoriamente da non frequentare. E vedi questo, vedi quello, si è messo di in testa di avere le carte (relazionali) in regola per fottere il posto a Claudio Costamagna.

    LUCA LANZALONE LUCA LANZALONE

     

     

    Sì proprio, la presidenza di quella Cdp a cui Di Maio – questa volta lui in persona, ascoltando i fidi Spadafora e Fraccaro – ha dato l’okay per scendere in campo nella partita Tim contro Bollorè. [...]

     

    LUCA LANZALONE LUCA LANZALONE

     

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