trentatre mesi di vita per lo studio cinquantaquattro
A quarant’anni dall’apertura, lo “Studio 54” resta il più famoso night club d’America, con quella clientela di stelle del cinema affamate di feste, reali alla moda e ballerini dissoluti. Questo mese il fotoreporter Hasse Persson pubblica una raccolta di scatti sulla discoteca newyorkese, fatti tra il 1977 e il 1980, in un sogno febbrile di droga e alcol.
studio cinquantaquattro a new york
Duecento pagine in bianco e nero, tra Andy Warhol, Truman Capote, Richard Gere, Jack Nicholson, Sylvester Stallone, Liz Taylor, Mick Jagger, Grace Jones, Michael Jackson, Calvin Klein, Elton John, John Travolta, e Tina Turner, giusto per citarne alcuni. Bianca Jagger qui festeggiò il suo trentesimo compleanno, presentandosi su un cavallo bianco, e
studio cinquantaquattro fra dissolutezza ed edonismo
tanti eccentrici personaggi hanno reso memorabili quei 33 mesi.
Il volume documenta lo “zeitgeist”, lo spirito del tempo, prima che finisse bruscamente. Nel 1978, nell’arco di un anno, lo “Studio 54” incassò 7 milioni di dollari e il co-proprietario
sballo e ballo allo studio cinquantaquattro
Steve Rubell disse: «Solo la mafia ha fatto più soldi». Rubell fu poi arrestato per possesso di droga e frode fiscale.