• Dagospia

    RIDURRE I CONSUMI PRIMA DI ESSERE CONSUMATI - DAL PRIMO SETTEMBRE 2022 AL PRIMO MARZO 2023, LE VETRINE DEI NEGOZI IN GERMANIA NON SARANNO PIÙ ILLUMINATE TRA LE 10 DI SERA E LE 6 DEL MATTINO - PORTE E INGRESSI NEI NEGOZI DOVRANNO RESTARE CHIUSE, PER EVITARE LA DISPERSIONE DI CALORE - NEGLI EDIFICI PUBBLICI (A ECCEZIONE DI OSPEDALI, ASILI) L'ACQUA NEI BAGNI SARÀ SEMPRE FREDDA, LE AREE COMUNI COME I CORRIDOI NON SARANNO RISCALDATE E GLI IMPIEGATI PUBBLICI...


     
    Guarda la fotogallery

    OLAF SCHOLZ OLAF SCHOLZ

    Isabella Bufacchi per il “Sole 24 Ore”

     

    Dal primo settembre 2022 al primo marzo 2023, le vetrine dei negozi in Germania non saranno più illuminate tra le 10 di sera e le 6 del mattino. Porte e ingressi nei negozi dovranno restare chiuse o comunque non perennemente aperte, favorendo l'accesso della clientela con il cartello "la porta è chiusa ma il negozio è aperto".

     

    Negli edifici pubblici (a eccezione di ospedali, asili ecc...) l'acqua nei bagni sarà sempre fredda, le aree comuni come corridoi e anticamere non saranno riscaldate, la temperatura delle stanze con impiegati pubblici che lavorano prevalentemente seduti non potrà superare 19 gradi, mentre dove si cammina il nuovo limite è 18 gradi, dove l'attività fisica è pesante si scende a 16 o 12 gradi.

     

    I GASDOTTI VERSO L EUROPA I GASDOTTI VERSO L EUROPA

    Sono queste soltanto alcune delle disposizioni del nuovo regolamento sul risparmio di energia che sarà approvato oggi dal governo federale a Berlino e che entrerà in vigore dal primo settembre per sei mesi.

     

    Il risparmio di energia è divenuto un obiettivo irrinunciabile del governo Spd-Verdi-Fdp, in vista di un'invernata eccezionale, totalmente senza o quasi senza gas russo, e un'economia sulla via della recessione. Proprio ieri l'indice di produzione composita S&P flash PMI è sceso a 47,6 (da 48,1 a luglio), ai minimi da 26 mesi, a causa dell'alta inflazione e del rialzo dei tassi d'interesse. Per Commerzbank il calo degli indici dei responsabili degli acquisti ad agosto «rende sempre più probabile una recessione nella seconda metà dell'anno». Per le casse di risparmio, i tedeschi risparmiano meno a causa dell'alta inflazione.

     

    VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN

    Il governo quindi sta facendo di tutto per risparmiare energia (e risparmiare il 20% del consumo del gas) ed evitare il razionamento del gas che porterebbe alla chiusura o riduzione della produzione in alcune fabbriche.

     

    «Care famiglie, cari inquilini, cari imprenditori, cari artigiani, cari 80 milioni di cittadini: la crisi rende il risparmio di energia più che mai necessario e tutti possiamo contribuire», è l'appello che si legge nel sito del ministero dell'Economia e del Clima. Il sito offre consigli pratici per risparmiare energia in casa, dalla lavatrice al ferro da stiro, dalla TV al condizionatore, dalla doccia al forno. Il 29% del consumo di energia in Germania è a carico delle famiglie e il 67% del consumo privato dipende dal riscaldamento di ambienti e di acqua.

    gazprom gazprom

     

    In casa, consumano di più TV e computer, seguiti da lavatrice e asciugatrice, lampade, frigorifero, pianocottura, lavastoviglie. Tuttavia la riduzione della temperatura in casa resta facoltativa nelle abitazioni private. Le piscine private, interne ed esterne, non potranno più essere riscaldate a gas o elettricità. La maggior parte delle disposizioni che entrano in vigore il primo settembre è rivolta a settore pubblico e imprese private. Gli edifici pubblici, i cartelloni pubblicitari e le vetrine dei negozi non potranno essere illuminati tra le 22 e le 6 del mattino. Il governo ha pronto già un secondo regolamento, che durerà due anni perché prevede tempi di attuazione più lunghi soprattutto presso aziende e condomini: si richiede più efficienza energetica con più controlli di idraulici e interventi di spazzacamini, obbligo di sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento.

    gasdotti in europa gasdotti in europa

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport