roberto mancini
Alessandro Angeloni per “il Messaggero”
Così giovane l'Italia e già deve affrontare un esame di maturità, come quello - a breve - di Gnonto, che è una immagine del momento azzurro, lui a caccia di gol e diploma. La Nazionale viaggia in Inghilterra e ritrova - a distanza quasi di un anno - l'altra finalista dell'Europeo. Quella fu una notte piena di gioia e di illusione, ora è l'inizio di un nuovo (l'ennesimo) cammino.
italia ungheria 4
Ci siamo illusi di essere belli, di essere arrivati, che il Mondiale in Qatar sarebbe stato vissuto da protagonisti. Sono passati undici mesi, sembrano dieci anni. L'Italia è così diversa, l'Inghilterra più o meno è la stessa. Si alzava una coppa, oggi si ricostruisce, si ricomincia quasi daccapo, con fiducia ma tra molte incertezze. E' l'anno zero. La Nazionale non torna a Wembley, ma a Wolverhampton, in un impianto, il Molineux Stadium, a porte chiuse (per via dei disordini registrati l'11 luglio scorso, il giorno della finale, (ci saranno circa 1500 bambini con un numero congruo di accompagnatori).
AZZURRI ITALIA INGHILTERRA
Da quella notte magica a Londra, si è spenta la luce ed è costato caro. L'Italia ha rimesso in mostra più i difetti che i suoi pregi e il Mondiale è scappato. L'eliminazione, quella sera trionfale di Wembley, era impensabile, ma oggi è un qualcosa con cui bisogna fare i conti. L'Italia ha intrapreso un nuovo percorso, che dopo le partite con Germania e Ungheria, sembra quello giusto. Ha cambiato un po' modo di giocare, si è passati dal palleggio ad alta velocità (Verratti-Jorginho) alla verticalizzazione continua. Dalla leggerezza alla sostanza (Cristante, Frattesi, Tonali). Gli interpreti sono diversi, gli eroi di Wembley - e nemmeno tutti - presto torneranno e dovranno sgomitare per rimettersi al loro posto.
italia svizzera 9
COSA È RIMASTO
E' rimasto il problema del gol in rapporto alla produzione di gioco espressa. Chiesa, l'uomo in più, poi è mancato e l'Italia ha pagato caro la sua assenza, specie nello spareggio contro la Macedonia. Problema acuito nel post Europeo, nelle gare di qualificazione sono arrivate una rete contro la Bulgaria (Chiesa), zero con la Svizzera, poi cinque contro la povera Lituania (mattatori Kean e Raspadori), una con la Svizzera e zero contro l'Irlanda del Nord e soprattutto zero con la Macedonia. Il Mondiale saltato per errori e per sfortuna (due rigori sbagliati da Jorginho), ora Mancio ha ricominciato un nuovo corso con uomini nuovi.
federico gatti in nazionale 2
Sa bene che Chiellini non ci sarà e sta seguendo la crescita di Gatti, che magari domani vedremo in campo; Insigne è emigrato in Canada e non sarà più lo stesso, infatti il lancio di Pellegrini, e di Gnonto, vanno in quella direzione. Chiesa non c'è ora, ma ci sarà. Il ct sperimenta Scamacca nel tridente, in attesa di Immobile: «Non ho potuto rispondere alla convocazione per un infortunio, ma ho visto le partite e, a parte il secondo tempo con l'Argentina, mi sono piaciuti. Ho visto diversi passaggi in verticale, quindi possono essere sfruttate le mie caratteristiche. L'Europeo rimarrà un ricordo indelebile nella mia vita», le parole dell'attaccante a sky che non ha chiuso le porte all'Italia. Che ora comanda il girone di Nations a quota quattro.
matteo cancellieri in nazionale 2
Partita vera contro l'Inghilterra, insomma. Mancini ha ancora due partite per provare qualche volto nuovo, ieri nella sala stampa di Coverciano ne sono apparsi altri tre. Esposito, Cancellieri e Gatti. Il primo: «Mi sembro un bambino al parco giochi. Stare qui è motivo di orgoglio ed è importante imparare ogni giorno dagli altri centrocampisti. Siamo fortunati in Italia ad avere un ct come Mancini perché è l'unico che punta sui giovani: ce ne sono pochi di ragazzi che giocano nel nostro campionato».
SALVATORE ESPOSITO
Il secondo: «L'esordio in azzurro? E' stato tutto un po' surreale, è partito tutto dallo stage e da lì sono stato confermato, quindi c'è stato l'esordio, un'emozione assurda. Ho realizzato il sogno di ogni ragazzo. E' stato il mio primo anno in serie A, ho fatto 11 anni di giovanili alla Roma, quindi sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare. Spero di giocare sempre di più l'anno prossimo». Il terzo: «Essere qui è un'emozione unica, anche solo avere la possibilità di allenarsi con giocatori così esperti. Mancini ha la spensieratezza per darci questa opportunità».