Candida Morvillo per corriere.it
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Quando Daniele mi ha telefonato per dirmi che era positivo al coronavirus, non me l’aspettavo. Ero sola in casa, mi sono spaventata tantissimo, è stato lui a dover rassicurare me». Michela Persico, 29 anni il 26 marzo prossimo, giornalista sportiva e conduttrice tv, è da quattro anni la fidanzata di Daniele Rugani, difensore della Juventus, il primo calciatore di serie A positivo al coronavirus. Lei stessa, adesso, è in isolamento, con la speranza di stare bene e non dover fare il tampone.
Michela, come sta Daniele?
«Bene e senza sintomi. Tre giorni fa, quattro per chi leggerà quest’intervista, Daniele ha accusato tre linee blande di febbre: aveva 37,5. Ha chiesto di farsi controllare e, il giorno dopo, il test è risultato positivo, ma lui già non aveva più la febbre, né ha o ha avuto tosse o altro.
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Perciò non ce lo aspettavamo. Questo ci tranquillizza in parte, perché il suo caso, se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra che si può essere giovani, forti, ci si può sentire bene e avere il Covid-19. Molte persone, magari sono positive, ma non lo sanno e alimentano il contagio. Perciò è importante stare a casa e rispettare tutte le regole».
E lei come sta?
«Fisicamente bene, ma emotivamente un po’ provata».
Come vi siete organizzati per la quarantena?
«Io sono qui a casa nostra a Torino, da sola, e Daniele alla Continassa, nel ritiro della Juve. Dal momento in cui ha visto la febbre, ha deciso, con grande senso di responsabilità, di restare in isolamento per tutelare me, la squadra e le persone con le quali sarebbe potuto venire in contatto. Anche altri suoi colleghi, senza sintomi e che non hanno fatto il tampone, hanno scelto di stare alla Continassa, per evitare i contatti con le famiglie».
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Quando vi siete visti l’ultima volta?
«Lunedì. Ma ci sentiamo e videochiamiamo spesso, lo sento abbastanza tranquillo».
Ha pensato, magari per un attimo, di perderlo?
«No e non ci voglio pensare».
Cosa le fa paura?
«La situazione che ci accomuna in tutto il mondo. Però mi conforta vedere in Cina ne sono quasi fuori e che, come loro, anche noi ce la possiamo fare».
Teme per altre persone care con cui lei e Daniele potete essere venuti in contatto?
RUGANI PERSICO
«Come è normale, il primo pensiero è andato a loro, ma sia io che Daniele eravamo in isolamento volontario da una settimana, pur stando benissimo, uscendo solo per sue necessità lavorative o per commissioni necessarie. Lui ha giocato le sue partite, anche domenica, come stabilito, ma ha seguito tutte le precauzioni prescritte».
Come credete sia avvenuto il contagio?
«Non ne abbiamo la più pallida idea».
Lei è nata ad Alzano Lombardo, che sta pagando il tributo peggiore al Covid-19, che notizie le arrivano da lì e quando c’è stata l’ultima volta?
«I miei stanno tutti bene, ci telefoniamo. Io, dopo i primi allarmi italiani sul coronavirus, non ci sono più andata».
michela persico fidanzata di rugani
Che amore è il suo con Daniele?
«Ci siamo conosciuti per caso assistendo a una partita di tennis, io non sapevo che fosse un calciatore. Dell’Empoli, ai tempi. Mi ha fatto una domanda sul mio chihuahua. Poi, mi ha contattata su Facebook. Destino ha voluto che pochi giorni dopo, mi commissionassero un servizio su di lui a StudioSport. Quelli insieme sono stati quattro anni intensi e belli. Abbiamo convissuto da subito. Anche in questo momento difficile, il nostro amore ci dà una grande forza».
Il Covid-19 che piomba su una coppia, come cambia la prospettiva in un rapporto?
Lo rafforza. Nel nostro caso, ancora di più».
Come spera di festeggiare il suo compleanno il 26 marzo?
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«Il mio festeggiamento sarà poter vedere che tutto si risolva per noi due, per il nostro Paese, per il resto del mondo».