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    CHI SI PAPPA PORTA VITTORIA? DANILO COPPOLA VENDE L’AREA MILANESE DI PORTA VITTORIA - “PRELIOS” E’ IN POLE MA POTREBBE ESSERCI UN ALTRO INVESTITORE, FORSE UNA CORDATA, PRONTA SBORSARE 350 MILIONI DI EURO


     
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    Carlotta Scozzari per “la Repubblica”

     

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    Mistero sulla vendita di Porta Vittoria, l’area milanese che avrebbe dovuto ospitare l’omonimo ambizioso progetto, finora incompiuto, dell’immobiliarista Danilo Coppola. Da fine 2014 si parla di un interesse da parte di Prelios, che fino a ieri pareva sul punto di formulare un’offerta non vincolante.

     

    La ex Pirelli real estate non sarebbe stata la vera e propria acquirente, ma si sarebbe limitata a mettere in piedi un gruppo di investitori interessati a comprare l’area, di cui ora risulta unica socia l’ex moglie di Coppola, Silvia Necci, tramite la lussemburghese Estrella 27. Il condizionale però è d’obbligo, perché dal verbale dell’assemblea di Porta Vittoria spa del 13 gennaio risulta che, subito dopo l’assise, sia stato stipulato un contratto preliminare per la cessione a un operatore che potrebbe non essere Prelios.

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    «La notorietà dell’iniziativa - vi si legge - ha richiamato l’attenzione di un qualificato investitore, che ha manifestato l’intenzione di impegnarsi nell’acquisto del complesso. Trattasi di un operatore del settore pronto a obbligarsi all’acquisto per il prezzo di 350 milioni, di cui 280 da pagare entro il 30 luglio 2016 e 70 dopo il rogito entro il 31 dicembre 2016».

     

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    Il tutto «a fronte del rilascio di fideiussione rilasciata da primaria banca». Tuttavia non risulta che Prelios, finora, abbia preso impegni di questo tipo, né che intenda mettere sul piatto più di 320 milioni. A questo punto una domanda sorge spontanea: è spuntato un nuovo compratore per Porta Vittoria o il verbale assembleare si riferisce a Prelios ma riporta cifre datate, e diverse dalla realtà di ieri?

     

    Per ora non è dato sapere, né è stato possibile chiedere chiarimenti a Coppola. Quel che è certo è che chiunque compri, e se la transazione si chiuderà, dieci anni dopo la tentata scalata a Bnl calerà il sipario sulla principale attività dell’immobiliarista romano. E questo dopo che, proprio un mese fa, è fallita la società Editori Perlafinanza, riconducibile a Coppola ma di fatto posseduta dalla madre Francesca Garofalo.

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