Valeria Costantini per il Corriere della Sera
SPACCIATORI
Pugno duro contro lo spaccio di droga: scatta il primo «Daspo» urbano per un pusher di professione. A essere colpito da questa nuova misura - emessa dal questore di Roma, Guido Marino - è stato un cittadino senegalese di 32 anni, ritenuto spacciatore a tempo pieno. L' uomo aveva i suoi «uffici» a cielo aperto nel quartiere del Pigneto. Il provvedimento interdittivo gli vieta per un anno idi accedere ai locali pubblici o aperti al pubblico della zona. In pratica il suo terreno di caccia, il suo «mercato».
La norma adottata infatti colpisce specificatamente chi ha riportato condanne per spaccio per fatti commessi in prossimità anche di esercizi pubblici e ne vieta espressamente l' avvicinamento allo stesso tipo di attività e nello stesso quartiere. Una misura quest' ultima, che va ad inquadrarsi nella continua attività di controllo e repressione dello spaccio di droga, messa in atto dalla polizia di Stato al Pigneto.
SPACCIATORI
Il bilancio delle ultime settimane parla chiaro. Già quindici le persone tratto in arresto dagli agenti del commissariato Porta Maggiore. Gli ultimi spacciatori a finire in manette, in ordine di tempo, sono stati altri due cittadini senegalesi di 28 e 35 anni. Il primo è stato sorpreso mentre cedeva dell' erba, non si è opposto all' arresto, mentre il più anziano ha tentato una fuga, finita dopo un rocambolesco inseguimento a Largo Preneste. Gli stessi poliziotti hanno sanzionato dieci persone per la violazione dell' ordinanza anti-alcool, quattro di loro gestori di esercizi commerciali, mentre sei sono clienti.
MARIJUANA
La misura estrema del «Daspo» solitamente è stata applicata finora nei confronti degli ultrà sportivi. Come quello adottato per i 60 giallorossi che ad aprile presero parte al corteo con fumogeni ed esplodenti a Testaccio nel pre-derby di ritorno di Coppa Italia. Significa allontanamento dallo stadio anche di anni e dalle curve delle tifoserie. Per le piazze dello spaccio della movida romana invece potrà essere utile ad allontanare i soggetti più pericolosi.
SPACCIO DI DROGA
Il «Daspo» urbano più la creazione delle «zone rosse» a a Trastevere, Testaccio e, appunto, Pigneto erano proprio i provvedimenti proposti da comune e prefettura per aumentare la sicurezza in città. Il piano prevedeva anche multe e allontanamento per chi danneggia opere pubbliche come infrastrutture, ferrovie e aeroporti, musei, monumenti. Ma anche per chi esercita il commercio abusivo e l' accattonaggio molesto in strada.