Luca Zanini per “Corriere.it”
VIDEO ‘AMERICAN CRIME STORY SULL’OMICIDIO VERSACE’
gianni versace e antonio d amico
Sono trascorsi vent’anni da quel 15 luglio 1997, eppure Antonio ancora non si dà pace: «Quel giorno, quando spararono a Gianni, la mia vita fu spezzata in due». Gianni, per chi non lo ricordasse, era Gianni Versace, assassinato davanti alla sua villa di Miami Beach dal 27enne Andrew Cunanan. E Antonio è Antonio D’Amico, per 15 anni compagno dello stilista. «Fino a quando me lo strapparono» spiega lui all’Observer (il domenicale del Guardian) in un’intervista esclusiva. Lui che per primo trovò Versace agonizzante sugli scalini di casa.
la pieta di ricky martin
Lui che per anni ha scelto il silenzio. Oggi, però, D’Amico parla: perché non può tacere davanti alla prospettiva che l’omicidio del suo compagno diventi un film. «È ridicolo», dice ad Angela Giuffrida dell’Observer, commentando la prossima uscita (2018) di una serie che vedrà il suo personaggio interpretato da Ricky Martin. «Si è scritto e si è detto così tanto dell’omicidio: migliaia di ipotesi e nessuna che svelasse un briciolo di verità», sottolinea D’Amico, che non è stato mai consultato né dagli autori né dagli sceneggiatori della serie, intitolata American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace.
ricky martin recita la parte di d amico
Quel poco che ne ha visto online non lo convince: «È ridicola la scena di Ricky Martin che tiene il corpo di Gianni stretto tra le sue braccia — spiega —: sembra che abbiano voluto copiare la Pietà di Michelangelo. Magari è solo una licenza poetica del regista, ma non è così che reagii io». Lui stava prendendo un caffè in veranda quando spararono a Versace che stava rientrando dopo aver comprato il giornale. «Sentendo gli spari mi si gelò il sangue», ricorda.
gianni versace nella casa in florida
Uscì di corsa insieme al maggiordomo: «Vidi Gianni a terra in una pozza di sangue. Poi diventò tutto nero, mi spinsero via e non vidi più niente». Cunanan, il serial killer gay che prima di Versace aveva già assassinato altre 4 persone, fu trovato morto otto giorni dopo: all’apparenza suicida con la stessa pistola che aveva usato per freddare lo stilista.
gianni e donatella versace
Quanto alle ipotesi di un omicidio commissionato dalla mafia o che Cunanan avesse conosciuto Versace anni prima, non si è mai concretizzato nulla sul fronte delle indagini. E D’Amico insiste: «Hanno romanzato anche questa parte: Gianni non aveva mai incontrato prima il suo assassino, non si erano mai conosciuti... ma adesso lasciamo perdere».
antonio d amico nel 2013
Quei colpi di pistola distrussero il mondo di D’Amico, che passò dai giorni in cui frequentava personaggi come Elton John e Sting a un lungo periodo di solitudine e depressione, accompagnato dai dissapori con i familiari di Versace, a causa di quella parte del testamento dello stilista che gli lasciava un appannaggio di 26 mila euro al mese e il diritto a vivere nelle sue case.
casa versace a miami
Ma «la mia vita era a pezzi senza Gianni, non me ne importava niente dei soldi e delle case», racconta D’Amico, che era stato un designer alla Versace Sport. Così accettò di avere la metà di quanto gli spettava e niente case, come stabilito dai familiari che controllavano la società di Versace. A proposito: nella serie tivù, Donatella sarà interpretata da Penelope Cruz.
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