Carlo Tarallo per Dagospia
VINCENZO DE LUCA
C’eravamo tanto odiati: Vincenzo De Luca e Antonio Bassolino sono avversari storici, eterni. Non si sono mai presi, lo sceriffo e nonno Antonio, pur provenienti entrambi dal Pci: sempre distanti, sempre l’uno contro l’altro. Eppure, qualcosa potrebbe riavvicinarli: le imminenti elezioni comunali di Napoli e la comune diffidenza verso la classe dirigente attuale del Pd. Bassolino, pochi giorni fa, ha accusato senza messi termini di “maleducazione” il giovane segretario provinciale del Pd Marco Sarracino, che ha liquidato con un paio di battute l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco di Napoli.
VINCENZO DE LUCA ANTONIO BASSOLINO
“Anche la scostumatezza dovrebbe avere un limite”, ha tuonato Nonno Antonio su Facebook. Bassolino crede di avere le carte in regola per essere quantomeno considerato come papabile. Dal versante opposto, De Luca ha ormai rotto completamente i ponti con il Pd locale, che prima della pandemia era impegnatissimo a farlo fuori, politicamente, negandogli la ricandidatura.
Si sa come è finita: lo sceriffo non solo si è ricandidato, ma ha stravinto e ora detta legge e vuole dire la sua sul candidato a sindaco del centrosinistra. Inutile dire che non digerisce l’idea di un accordo col M5s. A quanto apprende Dagospia, già diversi emissari di Bassolino hanno bussato alla porta di De Luca per proporre un patto tra i due. Il governatore, per ora, riflette e aspetta di capire cosa ha in mentre Nicola Zingaretti. Mai dire mai…